MONTEMONACO – Non è facile essere ‘perseveranti nella prossimità’ come dice lo slogan del nostro tempo di Avvento. Trascorso un po’ di tempo, rischiamo di dimenticare le comunità della nostra Chiesa diocesana che stanno vivendo tutte le conseguenze di un sisma che di danni nell’entroterra ne ha fatti davvero molti.
Montemonaco è una di queste! Le chiese tutte chiuse, alcune abitazioni crollate e diverse case lesionate, gente con ancora addosso un po’ di paura perché la terra continua a tremare.
Eppure lì abbiamo trovato una comunità che non ha perso la speranza, desiderosa di ricominciare, solidale nella difficoltà. Lo si legge anche in alcuni segni, come il bellissimo presepe allestito al centro del paese e l’altro, a Casa Gioiosa, dove risiedono i diversi volontari: la protezione civile, i vigili del fuoco, la croce rossa, gli scout, oltre a quelle persone che hanno perso la casa.
Il momento più bello, nella notte della ‘venuta’, è stato il ritrovarsi intorno al falò in onore della Madonna di Loreto. La preghiera dei bimbi, i canti del coro, lo sfavillare del fuoco, nel freddo della sera, ci hanno scaldato il cuore.
A Maria, solitamente rappresentata seduta sopra la casa, con in braccio il Bambino, abbiamo chiesto di vegliare non tanto su queste case crollate o lesionate, quanto su tutte le famiglie di questo paese, perché possano conservare non solo le belle tradizioni come questa, ma soprattutto il dono della pace. Non è mancata la preghiera per il parroco Padre Alfredo.
Simpatico è stato il momento finale con panettone, cioccolato e…vin brulè.
Volontari della Caritas