GROTTAMMARE – Dal 17 al 22 dicembre, il Teatro dell’Arancio ospita la “Settimana di Purgatorio”, l’iniziativa che prosegue il viaggio nella Divina Commedia di Dante Alighieri affidato all’interpretazione e racconto dell’attore Giorgio Colangeli.
L’attore romano, che conserva nella propria memoria tutto il poema, torna a Grottammare con la stessa formula che ha decretato il successo della Settimana di Inferno, svoltasi nel 2015: ogni sera, per sei serate consecutive, Colangeli presenterà e interpreterà gruppi di canti per accompagnare il pubblico nella più importante opera della letteratura italiana.
La Settimana di Purgatorio è parte di un progetto culturale triennale, promosso dall’Assessorato alla Formazione e ai Talenti con il coordinamento di Lucilio Santoni: “Nel 2015 siamo scesi all‘Inferno – ricorda il sindaco Enrico Piergallini – quest’anno affronteremo il Purgatorio, per concludere nel 2017 con la Settimana di Paradiso. Non è un’esperienza riservata soltanto agli esperti che già conoscono il poema, bensì un viaggio aperto, corale, appassionato, accessibile soprattutto a coloro che non hanno ancora avuto la possibilità di approfondire la Commedia nella sua sublime poesia”.
Il programma dell’iniziativa è il seguente: sabato 17, Le balze dell’Antipurgatorio (canti I-VI); domenica 18, La sacra porta (canti VII-XII); lunedì 19, I gironi del “mal che s’ama” (canti XII-XVII); martedì 20, Stazio poeta e cristiano (canti VIII-XXII); mercoledì 21, I gironi del troppo amore (canti XXIII-XXVIII); giovedì 22, Il Paradiso terrestre (canti XXIX-XXXIII). Ingresso libero, inizio ore 21.30.
Giorgio Colangeli biografia
Dopo aver conseguito una laurea in Fisica Nucleare, Giorgio Colangeli si appassiona al teatro nel 1974, organizzando laboratori nelle scuole e poi calcando i più importanti palcoscenici nazionali. Comincia la sua lunga carriera cinematografica con il film su Pasolini, Un delitto italiano (1995) di Marco Tullio Giordana. Con La cena (1998), regia di Ettore Scola, vince il “Nastro d’Argento”, poi con L’aria salata (2006), regia di Alessandro Angelini, vince il “David di Donatello 2007”, come miglior attore non protagonista. Dopo una serie di fiction televisive che rendono noto il suo volto, interpreta Salvo Lima nel film Il divo di Paolo Sorrentino. Nel 2014 prende parte alla miniserie televisiva Non è mai troppo tardi, interpretando il direttore del carcere minorile dove insegnò l’allora giovane maestro Alberto Manzi. Il successo al grande pubblico arriva interpretando uno dei più noti personaggi della fiction Rai Braccialetti Rossi, dallo scorso anno è protagonista della serie Tutto può succedere.
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