MONTEPRANDONE – Mercoledì la Parrocchia del “Sacro Cuore “ di Centobuchi , ha ospitato il secondo incontro formativo diocesano per catechisti ed operatori incentrato sulla “Conversione Pastorale”.
Relatori d’eccezione il vescovo Carlo Bresciani e don Armando Matteo docente di teologia fondamentale che è riuscito a calamitare l’attenzione di tutti i presenti.
Nell’Evangelium Gaudium Papa Francesco afferma che ci sono strutture ecclesiali che sono anche le strutture mentali nelle quali noi siamo inseriti e che possono arrivare a condizionare un dinamismo evangelizzatore.
Le buone strutture servono quando c’è una vita che le anima, le sostiene e le guida; senza vita nuova e autentico spirito evangelico, senza fedeltà nella chiesa qualsiasi nuova struttura si corrompe in poco tempo .
Don Armando Matteo ha aperto l’incontro riprendendo una frase dell’autore del Piccolo Principe Antoine de Saint-Exupéry “Se vuoi costruire una nave non richiamare gente che procuri legna ma che risvegli la nostalgia del mare lontano e sconfinato, appena si sarà svegliata in loro questa sete inizieranno a costruire la nave “.
“Bisogna avere la capacità – ha affermato Don Armando – di innamorarsi di nuovo del mistero della Chiesa che il vescovo ha messo al centro della sua lettera pastorale .Il papa sogna una chiesa che non teme il cambiamento,che facilita la grazia , che sa dare fastidio ,che sia creativa e che sia ferita dallo sguardo di Gesù .Dobbiamo farci contemplare da lui . Con il passare del tempo si sono persi dei valori che prima erano alla base dell’esistenza, molti ragazzi abbandonano la chiesa perché la loro fede si è interrotta e proprio per questo bisogna trovare un qualcosa che li riporti a farli credere di nuovo. Qui entrano in gioco le figure dei parroci e dei catechisti che devono avere un ruolo fondamentale senza essere autoreferenziali.
Si preferisce una chiesa che rischia che si faccia male ad una ferma.
Bisogna cambiare l’atteggiamento di fondo e bisogna impegnarsi di più a pregare”.
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