Lasciarsi sorprendere da Dio e comunicare al mondo la Buona Notizia della sua misericordia. Questo messaggio, tanto caro anche a papa Francesco, è stato ribadito da monsignor Dario Edoardo Viganò, nel corso della messa in San Pietro per i dipendenti della Segreteria per la Comunicazione, in occasione delle festività natalizie.
Il Prefetto della Segreteria ha presieduto la celebrazione eucaristica, concelebrata dal segretario del medesimo dicastero, monsignor Lucio Ruiz, dal direttore della Libreria Editrice Vaticana, don Giuseppe Costa, e dal direttore dei programmi della Radio Vaticana, padre Andrea Majewski. Presenti alla funzione, tra gli altri, il direttore della Sala Stampa Vaticana, Greg Burke, e il direttore dell’Osservatore Romano, Giovanni Maria Vian.
Soffermandosi sulle Letture odierne, monsignor Viganò ha esortato i dipendenti della Segreteria della Comunicazione a sentirsi “dono gli uni per gli altri”, come delle “scintille di bellezza, nel lavoro” ed anche in famiglia.
“Ci è chiesto impegno – ha proseguito – rispetto delle regole, superamento delle inevitabili difficoltà e tentazioni”, che generano “fatiche, incomprensioni, delusioni, ma ci fanno ritrovare la strada della fedeltà a Dio, alla sua chiamata”.
“L’attesa, la preghiera quotidiana – ha sottolineato Viganò – infondono, talvolta, la sensazione che stiamo ripetendo formule stantie. Le chiacchere della gente, la sensazione di avere sbagliato qualcosa, quasi che Dio sia l’esattore delle tasse che ci punisce se i conti non quadrano, l’avvilimento e la rassegnazione che attanagliano il cuore sembrano soffocare ogni anelito dell’anima”.
“Ma Dio irrompe inaspettatamente – ha aggiunto il Prefetto della Segreteria della Comunicazione – esplode la gioia per la vita che fiorisce come un prodigio, davanti al nostro sguardo stupito germoglia un figlio, da noi ormai relegato tra i rimpianti, e testimonia la benedizione di Dio dopo i giorni di afflizione. Dio comunica al suo popolo una buona notizia: Egli ha, Egli è misericordia”.
Le intenzioni di preghiera, pronunciate in varie lingue, tra cui l’inglese, lo spagnolo, l’arabo, il cinese, sono state accolte da monsignor Viganò come un segno della ricchezza della comunità di lavoro del suo dicastero, a sottolineare che, nella Chiesa, nessuno è straniero.
“Siamo una comunità internazionale, quindi portate questi auguri anche alle comunità di provenienza, che sono diocesi e comunità sparse in tutto il mondo”, ha aggiunto il Prefetto, ringraziando in particolare i Salesiani e ai Gesuiti, per i quali ha rivolto degli speciali auguri natalizi al nuovo superiore generale, padre Arturo Sosa.
“Non ci resta che godere di questo Dio che ricordiamo in questo Natale come un Dio tenace, caparbio, che non vuole che l’uomo si perda e per questo si fa uomo”, ha poi concluso monsignor Viganò.
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