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Marche, una forte azione in difesa del patrimonio culturale danneggiato dal sisma

MARCHE – “Una forte iniziativa in difesa del patrimonio culturale gravemente ferito nei territori colpiti dal sisma.” E’ quanto ha proposto l’assessore regionale al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni nella comunicazione che ha svolto nella recente riunione di giunta, “condividendo le preoccupazioni e le ansie dei sindaci dei comuni colpiti” perchè si mantenga l’integrità delle collezioni d’arte e i capolavori conservati nei luoghi che da sempre li ospitano e, dove non sia possibile, nei comuni limitrofi. 

“L’intento – spiega Pieroni – è quello di assicurare le necessarie condizioni di cura, di tutela e anche di valorizzazione, nonostante le note difficoltà.”  

“Il rischio di danneggiamento e dispersione del patrimonio culturale è rilevante – ha proseguito – e per questo, all’indomani degli incontri con gli amministratori locali, ci siamo messi al lavoro per elaborare un programma operativo che tenesse conto principalmente di un fattore essenziale: la consapevolezza che il patrimonio culturale ha valore strategico per affermare l’identità locale, che resta una leva fondamentale per la ripartenza della normalità, sia in termini prettamente di vita culturale, sia in termini sociali ed economici, convinti anche che la “ricostruzione” dei danni immateriali sia altrettanto importante per il recupero della quotidianità. Vogliamo mettere in atto una serie di azioni, interventi e iniziative per arrivare ad obiettivi concreti. ”

Il programma proposto, infatti, prevede tra le finalità, in primo luogo, di costituire un coordinamento regionale permanente in materia di beni culturali con la presenza di rappresentanti del MIBACT, della Regione Marche, dell’ANCI e delle Diocesi. Necessario, inoltre, definire i tempi e le modalità di intervento per la gestione della fase di emergenza, imprimendo un’accelerazione alla messa in sicurezza del patrimonio monumentale, architettonico e delle opere mobili. Nella proposta è prevista anche l’individuazione di luoghi dei depositi attrezzati per le opere d’arte e le modalità di gestione, regolamentando uno standard omogeneo di fruizione. 

“Fondamentale sarà, inoltre – ha sottolineato l’assessore –  definire  criteri e modalità di intervento che siano la struttura portante di un piano condiviso di ricostruzione del patrimonio architettonico e artistico pubblico, privato d’interesse pubblico ed appartenente alle Diocesi marchigiane ed agli Ordini religiosi. Inoltre – ha concluso Pieroni – la quantificazione di un adeguato sostegno finanziario a programmi ed iniziative di valorizzazione del patrimonio culturale e dei territori, considerate misure strategiche e determinanti per il rilancio dell’offerta turistica ed economica locale.”

Redazione: