L’associazione “Il Rompibolle” si esibisce prevalentemente per eventi benefici, particolarmente sensibile e vicina alle vittime del terremoto: già in passato ha organizzato spettacoli per raccogliere fondi per i terremotati dell’Abruzzo e per le zone dell’Emilia-Romagna.
L’evento è stato organizzato in collaborazione con la Caritas diocesana.
Poiché questa volta il terremoto ha colpito i territori limitrofi e gran parte della popolazione di Accumoli si trova ospite negli alberghi di San Benedetto del Tronto, “Il Rompibolle” ha deciso di realizzare un progetto che mira a ridare il senso di “quotidianità” alle vittime del terremoto, spingendoli a tornare a “fare musica”.
Una rassegna musicale capace di ricreare (per quanto è possibile) la comunità di Accumuli: infatti la piazza principale si chiama piazza San Francesco, luogo di sagre, mercato e manifestazioni. L’obiettivo era quello di ricreare per due serate, lo stesso spirito di collettività, per cercare, tutti insieme, di superare questo terribile trauma e regalare qualche ora di serenità a tutti.
La rassegna musicale ha preso il via mercoledì 28 dicembre e si è conclusa giovedì 29 dicembre, presso il Teatro Comunale Concordia che ha visto, oltre alla partecipazione del Coro “In… canto” e del Corpo bandistico Città di Accumoli, l’esibizione dell’associazione “Il Rompibolle”, del coro “San Giuseppe”, del coro “Madonna del Suffragio” e del coro “Voci liete” della parrocchia San Filippo, cori della città di San Benedetto del Tronto.
Con la partecipazione speciale della “Little Easter’s Band”, il gruppo dei Rompibolle insieme ai musicisti dei cori partecipanti, ha accompagnato i coristi nelle varie performances, suonando live i canti proposti.
C’è stata una buona organizzazione e il risultato è stato ottimo, quindi il ringraziamento va a voi che avete lavorato bene e lo avete fatto con passione. – afferma orgoglioso Pasqualino Piunti – Vi conosco bene, quindi non poteva che venire una serata così. San Benedetto ha accolto la comunità di Accumuli subito dopo il dramma che ha colpito questi territori e lo ha fatto in modo spontaneo. Detti fin da subito la mia disponibilità per accogliere i terremotati perché ero sicuro che la città li avrebbe accolto in maniera calorosa. Noi siamo stati addirittura citati e premiati a livello nazionale perché abbiamo fatto ciò che tutti avrebbero dovuto fare, perché il nostro territorio è un territorio a misura d’uomo e credo che l’eccellenza di una città, si misuri non solamente con l’accoglienza turistica, ma soprattutto con l’accoglienza sociale e solidale come noi abbiamo dimostrato e questa è una qualità di cui dobbiamo esserne gelosi, perché, – conclude il sindaco rivierasco – nel momento in cui e noi speriamo il prima possibile queste persone torneranno nei loro luoghi di origine si creerà quel collante, quella umanità che darà vita al motore che sarà di rilancio per tutti.
Acclamata dal suo coro, Paola Torrone, della Proloco di Accumli: So che i miei cittadini e concittadini qui a San Benedetto stanno bene. Tutti noi siamo estremamente devoti e felici di questa vostra accoglienza. Ringrazio in modo particolare il sindaco per averci accolto. Accumuli è un piccolo paesino di 220 anime e qui abbiamo fondato con tutta la nostra forza questo coro, insieme a Cinzia. Mi auguro che questa sera serva a far capire a tutti quelli che sono nel coro e a tutti quelli che vorrebbero venire al coro che, al di là di quello che potrebbe accadere nelle varie realtà territoriali, tutti noi possiamo cantare all’unisono. Il coro serve cantare al nostro Signore, e per dire anche quanto noi amiamo anche il nostro territorio. Noi ci impegniamo a portare in giro il nome della città di Accumuli e sono qui estremamente felice nel guardare volti estremamente sorridenti di tanti cori oggi presenti. Spero di poter condividere con loro altri momenti felici anche quando sarà tutto finito e torneremo nelle nostre abitazioni. Spero che questa amicizia si protrarrà sempre per potare avanti ancora il nome della città di Accumuli. Grazie.