“Siamo qui per accelerare tutti gli interventi – ha affermato il ministro Martina – che devono sostenere in particolare agricoltori e allevatori in questa fase molto complicata. Gli strumenti ci sono già. Possiamo operare nell’ambito dell’ordinanza emergenziale di fine novembre, che consente un campo di azione ed intervento diretto e, grazie alle istituzioni pubbliche, unico nel suo genere. Penso in particolare al rimborso al 100% da parte del Commissario all’emergenza delle spese per la continuità produttiva sostenute dai privati. Non si è mai sperimentata una capacità di iniziativa di così largo raggio per interventi emergenziali come quella che abbiamo di fronte. Dobbiamo comunque fare di più e presto. Dobbiamo fare meglio tutti insieme: il senso di questa riunione è anche quello di rafforzare i meccanismi di coesione della squadra pubblica e privata che deve lavorare su questo fronte. Da parte del Ministero a febbraio partirà la prima tranche di interventi di aiuti agli allevatori per coprire il mancato reddito da 11 milioni di euro. Questa azione completa e irrobustisce una strategia che abbiamo messo in campo sin dal 24 agosto quando abbiamo anticipato circa 65 milioni di euro di risorse europee per dare più liquidità alle aziende agricole. So bene che il momento è difficile, ma siamo qui per lavorare fianco a fianco, tutti insieme, con strumenti operativi e concreti che dobbiamo attuare tutti nei tempi più rapidi possibili.”
“Abbiamo definito dei metodi di lavoro precisi – ha affermato Vasco Errani – che coinvolgono noi, la Protezione civile, la Regione e le associazioni di categoria per dare una risposta, a partire da un lavoro già fatto, importante, e per accelerare ulteriormente partendo da un dato importantissimo. Dal 28 novembre abbiamo a disposizione degli allevatori un’ordinanza che consente di realizzare tutto ciò che è necessario di provvisorio in tempi rapidi e in modo semplificato”.
“Unendo le forze – ha ribadito il presidente Ceriscioli – sicuramente si può fare ancora prima e in maniera coordinata. Gli obiettivi della riunione sono proprio quelli di trovare il massimo di sinergia nell’interesse di chi sta aspettando una sistemazione per poter alloggiare in maniera confortevole i propri animali e avere piena consapevolezza dei tanti strumenti che in questa gestione del sisma sono stati già approvati e sono estremamente efficaci. Qualche volta, infatti, sembra che non ci sia piena conoscenza di questo. Assunta questa chiarezza, poi possiamo operare in maniera efficace. Non corrispondono al vero quelle informazioni che dicono che non ci sono gli strumenti per operare. Gli strumenti ci sono tutti già dall’inizio di dicembre. Si tratta di coordinarsi in modo che ognuno, sapendo il proprio ruolo, possa arrivare prima possibile al risultato. Ci sono cioè gli strumenti che permettono all’operatore di portare a termine l’intervento direttamente, supportato dalle associazioni di categoria o altri soggetti. Quindi l’opzione “non burocratica” è disponibile da oltre un mese. Qui si tratta di mettersi d’accordo: noi Regione stiamo lavorando con la gara, con le procedure, con quello che fa parte del modo di lavorare del pubblico. Già la prima fase, quella di agosto, si è esaurita e stiamo affrontando la seconda. Si tratta di mettersi d’accordo, ma nell’obiettivo comune di dare la risposta più veloce possibile. Non è un fatto di burocrazia, è un tema più che altro di scelte importanti, di assunzione di responsabilità. Noi il nostro programma siamo in grado di portarlo avanti fino in fondo.”
La vicepresidente Anna Casini ha sintetizzato quanto già attuato dalla Regione: “Abbiamo realizzato le progettazioni per le piazzole e quindi provveduto ad acquistare e a posare in opera le stalle in sostituzione di quelle danneggiate dal primo terremoto del 24 agosto che sono ormai state quasi tutte montate. Ora affrontiamo la situazione relativa al secondo terremoto. C’è a disposizione l’ordinanza n 5 che consente all’allevatore di realizzare da solo sia la piazzola che le stalle senza anticipazione di costi perché le fatture quietanziate verranno pagate direttamente con fondi nazionali. Oppure, come deciso con le associazioni di categoria, per alcune stalle saranno gli allevatori a realizzare le piazzole e come Regione provvederemo alla posa in opera delle stalle tunnel (tensostrutture). Certo le condizioni meteorologiche non ci aiutano in questo lavoro, anche se per evitare grandi disagi abbiamo messo a disposizione l’opportunità di ricoverare gli animali in stalle disseminate sul territorio e attualmente non utilizzate, ma che possono essere molto utili per chi ha ancora gli animali in alpeggio e vuole ricoverarli. Massima solidarietà quindi in un momento di difficoltà. Quanto messo in campo dal governo nazionale ci agevola molto e agevola gli allevatori per non interrompere le attività.”
“E’ una situazione di complessità generale – ha sottolineato Fabrizio Curcio – perché anche il maltempo che sta colpendo l’Italia sta ponendo delle difficoltà. Entriamo nell’inverno su un territorio fortemente colpito dal sisma, che si somma a questa situazione. Gli allevatori sono tra le categorie che più anno sofferto per le difficoltà del non potersi spostare. Noi, come protezione civile, commissario, regione abbiamo messo in campo una serie di strumenti. L’importante è fluidificare queste procedure: rendere le persone edotte sulle possibilità che già esistono. Credo che mai come oggi queste regole siano state fluide: esistono ordinanze che consentono al singolo produttore non solo di procedere in materia autonoma, ma addirittura di acquisire materiali per completare la propria filiera. Anche la riunione di oggi, modellata sulla riunione di ieri a livello nazionale, deve consentire di accelerare i tempi e di condividere un percorso.”