Lo ha detto Gian Maria Vian, direttore del quotidiano della Santa Sede, presentando in Sala Stampa vaticana la nuova iniziativa editoriale.
“La novità principale – ha spiegato Vian ai giornalisti – è l’apertura: innanzitutto apertura alla cura della casa comune, un punto che tocca tutti, come dimostrano le reazioni positive inimmaginabili in ambiti dove la parola del Papa non è mai arrivata, e dove invece l’enciclica Laudato si’ è stata letta pubblicamente”. In secondo luogo, l’apertura alla “presenza dei cattolici in zone di guerra e sulle frontiere dell’immigrazione”, temi su cui l’Osservatore Romano “sta tenendo molto alta l’attenzione”. Del resto, ha fatto notare Vian, “l’informazione internazionale del nostro giornale è riconosciuta ben al di là dei confini ecclesiali e cattolici”. In terzo luogo, infine, l’apertura si declina come “attenzione alle donne, che sono più della metà del mondo: non con le quote rosa, ma dando la parola alle donne, in modo non gridato”. Un processo, questo, iniziato con il varo del nuovo mensile “Donne-Chiesa-mondo”, che si avvale – per la prima volta nella storia del giornale vaticano – anche del contributo di donne non cattoliche, come la storica ebrea Anna Foa. La struttura del settimanale si articolerà nelle quattro sezioni del quotidiano: informazione vaticana, internazionale, culturale e religiosa. “Naturalmente le notizie vaticane resteranno fondamentali, con una documentazione dei testi papali selezionata rispetto a quella completa pubblicata dal quotidiano”, e “con una panoramica dell’attività del Pontefice”, ha spiegato Vian. Le altre tre sezioni offriranno una scelta di articoli usciti sul quotidiano: “Ciascuna sezione – ha specificato il direttore – sarà arricchita da nuove rubriche nelle quali si alterneranno laici e cattolici (Luciano Violante e Antonio Zanardi Landi per l’internazionale, Dario Fertilio e Roberto Righetto per l’attualità culturale), e contributi scritti da esponenti di religioni e confessioni cristiane diverse (Zouhir Louassini, Anna Foa, Marcelo Figueroa, Gualtiero Bassetti), con una meditazione di Enzo Bianchi sul brano evangelico domenicale”.