L’attore e autore romano di origini montegallesi, promotore dell’iniziativa, vuole sottolineare attraverso questa serata il rapporto di vicinanza creatosi tra i due luoghi apparentemente così distanti: “… nell’immediata emergenza, divenuta insostenibile il 30 Ottobre, la popolazione di Montegallo è stata ospitata negli alberghi di Grottammare dove tutt’ora in parte risiede…” racconta Eleuteri “…Tale spostamento ha certamente determinato uno spaesamento iniziale, soprattutto per gli anziani, ma la qualità professionale delle attività alberghiere coinvolte e il tessuto sociale della città di Grottammare, evidentemente accogliente per sua natura, ha determinato il conforto necessario alle famiglie reduci da un’esperienza innegabilmente traumatica. La serata in programma al Teatro Kursaal è il mio modo di ringraziare e sottolineare questo incontro tra gente di mare e gente di montagna.”
Per farlo Francesco Eleuteri ha scelto di presentare il suo ultimo lavoro teatrale, “Alcool”, in scena da Aprile 2016 e in programma in molte città italiane; una tournée nazionale interrotta a metà proprio a causa del terremoto. Un allestimento giunto un po’ a sorpresa da parte del quarantacinquenne artista che da qualche anno si è trasferito a Montegallo, paese di origine dei suoi genitori, per dedicarsi maggiormente alla scrittura più che al palcoscenico.
-“Alcool” è un soliloquio – dichiara lo stesso Eleuteri – che gioca a costringere gli spettatori a un delirio riflessivo, dalle traiettorie apparentemente casuali, nel quale l’unico punto di riferimento sono le bevande alcoliche. Attraverso la chiave dell’ironia e della comicità vi racconto alcune delle infinite sfumature che da sempre colorano il rapporto tra l’uomo e l’alcool.”- L’artista romano con origini di Montegallo tiene a sottolineare che-…“L’approccio creativo con cui il testo è stato concepito non è soltanto celebrativo nei confronti delle bevande alcoliche, al contrario ne racconta le diverse sfaccettature con le relative implicazioni negative in altrettante manifestazioni dell’umana esistenza: filosofia, arte, medicina, storia, religione, costume, poesia, scienza, economia… il tutto sostenuto dall’energia della satira. Una galleria di personaggi, deformati dalla lente della parodia, si mostra sulla scena: sono i testimoni di una bizzarra umanità che per mille ragioni da sempre usa e consuma alcool.”