di Patrizia Neroni
ACQUAVIVA PICENA – Ad Acquaviva Picena sono iniziati i festeggiamenti in onore di Sant’Antonio Abate. I cantori di “Jeme a cantà Sant’Antonie” con gli organettisti, tra cui Giuliano Cameli campione mondiale di organetto, stanno girando il paese in lungo e in largo fermandosi ad ogni casa per chiedere offerte, cantando la canzone dedicata al Santo anacoreta protettore degli animali e molto venerato ad Acquaviva.
Quest’anno a Cameli si sono uniti tre giovani di Acquaviva: Mariano, Alessandro e Tiziana che sostengono con i loro organetti i canti popolari della tradizione cantati dai membri dell’Ass.ne “San Francesco”. Una tradizione che nasce molto tempo fa, non si conosce con esattezza la data, ma nel 1985 dopo alcuni anni passati nel dimenticatoio, un gruppo di acquavivani insieme all’allora sindaco Gaetani, cercano di ricucire il testo della canzone per Sant’Antonio, ognuno apportando una strofa che nella loro mente non era stata dimenticata. L’intenzione principale era quella di tenere viva la memoria sulla tradizione strettamente legata al territorio e di tramandarla ai giovani.
Un desiderio, quello dell’Ass.ne “San Francesco” e dei cantori, che si avvicina al pensiero di Theodore Bikel: “Non avete davvero bisogno di modernità per esistere totalmente e completamente. Avete bisogno di un mix di modernità e tradizione.”