“Alcuni di loro – riferisce ai giornalisti – mi hanno detto: ‘Senti don Nunzio, noi non sappiamo veramente che cosa fare. La difficoltà è in questo momento quella materiale di arrivare nei posti’”. “La cosa più importante e bella che mi è stata detta non solo dai vescovi – aggiunge però il segretario Cei – ma anche da altri interlocutori che abbiamo costantemente sul territorio – Tv2000, Avvenire, Sir, Radioinblu – è questo sentire la presenza della Chiesa come importante. Sapere che in ogni paesino c’è un punto di riferimento che è il sacerdote o l’istituto religioso, in questo momento tiene accesa un po’ di speranza”.
Galantino invita a evitare “colpevolizzazioni semplificatrici” che “non servono a nessuno” e spiega: “Le disponibilità ci sono da parte del governo, e anche attraverso l’8xmille stiamo investendo moltissimo, ma rimane la difficoltà oggettiva di raggiungere luoghi e persone. I vescovi dicono che il problema in questo momento non è il terremoto ma la neve, e che la gente sta apprezzando tutto quello che si sta facendo. Quasi tutti gli uomini del Genio sono sul posto, ma l’ampiezza della situazione di disagio crea gravi difficoltà”.