Di Silvio Giampieri foto Venite e vedrete – Seminario Regionale delle Marche
DIOCESI – La Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani si è aperta Mercoledì 18 Gennaio presso il Pontificio Seminario Regionale Marchigiano “Pio XI” di Ancona, con una serata dedicata interamente ai giovani.
Malgrado le avverse condizioni meteorologiche e le forti scosse di terremoto che hanno ripreso a devastare l’Appennino centrale, il Rettore Don Luciano Paolucci Bedini ha deciso di mantenere l’invito per questo momento fraterno, proprio perché le nuove generazioni devono sempre e comunque essere testimoni di speranza.
Con questo spirito un buon numero di ragazzi ha avuto piacere di ritrovarsi nell’Auditorium del Seminario per parlare di ecumenismo, conoscersi e confrontarsi.
Il tema proposto per la Settimana Ecumenica 2017 dall’ UNEDI (Ufficio Nazionale per l’Ecumenismo e il Dialogo Interreligioso) ha avuto come spunto un versetto tratto dalla 2 Cor 5,14-20: “L’amore di Cristo ci spinge verso la riconciliazione”.
Partendo da questa parola è scaturita una breve riflessione su dove sia possibile ravvisare il volto di Cristo, l’Amico comune a ciascun appartenente ad una Chiesa cristiana. È stato messo poi in risalto il fatto che nell’azione caritativa tutti si riconoscono impegnati unanimemente, perché attratti dall’amore verso il fratello, come Gesù ha chiesto a ogni suo discepolo di fare.
Erano presenti all’incontro un gruppo di giovani della Chiesa Avventista del Settimo Giorno di Jesi, accompagnati dal loro Pastore Michele Abiusi e dal nuovo Pastore Jonathan di Ancona, i quali hanno raccontato le proprie esperienze di carità portate avanti attraverso la loro organizzazione ADRA (Agenzia Avventista per lo Sviluppo ed il Soccorso).
È stata poi la volta di alcuni “Focolarini”, che, com’è noto, sono molto impegnati sul versante dell’ecumenismo all’interno della Chiesa cattolica. Essi hanno anche presentato l’esperienza del Campo Ecumenico che si svolge ogni anno presso il Centro Giovanni Paolo II di Montorso di Loreto, che vede ritrovarsi per una settimana di vita comune i giovani di diverse confessioni e nazioni.
Un’altra trama comune alla serata è stata senza dubbio la musica. Oltre ad alcuni canti preparati in segno di accoglienza dai seminaristi, hanno proposto delle loro canzoni sia gli Avventisti che il gruppo dei Focolarini, linguaggio che ancora di più ha permesso di intendersi, aldilà della riflessione teologica.
L’auspicio è stato quello di ritrovarsi ugualmente anche l’anno prossimo, essendo giunti alla seconda edizione, di questo tipo di incontro che offre voce ed ascolto ai giovani, protagonisti del loro futuro anche e soprattutto in tema di fede.