Di Tamara Ciarrocchi
Sembra essere salito a undici il numero delle persone sopravvissute alla slavina che ha travolto l’hotel Rigopiano di Farindola, sul Gran Sasso.
Si continua a scavare ininterrottamente nella neve compattata dal freddo nella speranza di trovare altre persone vive e captare qualche segnale di vita.
Attesa e speranza in queste ore si vive invece a Castignano per Marco e Paola
La macchina dell’emergenza continua ad operare senza sosta ormai da più di 60 ore. Infilano le sonde nella neve, con il terrore che un’altra slavina possa piombare sugli oltre 40 soccorritori al lavoro nell’area 1200 metri sul livello del mare. Impegnati giorno e notte per tentare di riportare alle loro famiglie le persone costrette in quella trappola di neve. Durante la giornata in sorvolo anche un elicottero a vigilare su tutta la zona del versante pescarese del Gran Sasso per tenere sotto controllo l’accumulo sulla montagna. Un alternarsi continuo sulle cifre che scuote le famiglie dei cittadini dispersi e le coscienze delle italiani in apprensione per quanto sta accadendo in questa piccola conca del Gran Sasso.