“La pretesa di far pagare il conto dei cambiamenti climatici alle generazioni future è da irresponsabili. Chiediamo ai leader mondiali di attuare gli Accordi di Parigi immediatamente, perché più aspettiamo, più i costi sociali, economici e politici saranno alti”.
È l’appello che il cardinale John Ribat, presidente della Federazione delle Conferenze episcopali dell’Oceania, ha rivolto oggi a Roma nel corso del convegno internazionale alla Pontificia Università Lateranense sulla “Laudato sì e gli investimenti cattolici”, promosso da molte realtà della società civile tra cui Focsiv, Cafod, Cidse e i religiosi. Il primo cardinale della Papua Nuova Guinea ha raccontato gli effetti devastanti del riscaldamento globale sulle isole del Pacifico: “La situazione è urgentissima. Sempre più isole stanno scomparendo. Abbiamo inondazioni, siccità, stagioni imprevedibili, acidificazione degli oceani. Tutta la regione è minacciata dall’aumento del livello del mare. In molte isole stanno costruendo dei frangiflutti contro l’alta marea ma sono inefficaci. I campi vengono distrutti, l’acqua potabile è sempre più salata”. “Dobbiamo proteggere gli oceani e le foreste pluviali – ha affermato -. Ci vogliono governi coraggiosi e lungimiranti. Il modello economico attuale nei prossimi decenni dovrà essere cambiato, altrimenti il prezzo sarà pagato dalle generazioni future. I leader economici e politici devono ricordare che il dibattito sul clima riguarda la sopravvivenza”. Il cardinale Ribat ha chiesto alle Chiese locali “di agire concretamente per contribuire al bene della nostra casa comune, la Madre terra, e di tutti”.
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