CIVITELLA DEL TRONTO – Dopo le continue scosse di terremoto e sotto il peso della neve, è collassato tutto il tetto dell’Abbazia di Santa Maria in Montesanto.
L’abbazia nacque nel periodo medievale compreso tra il 745 e il 750 d.C, quando il Conte di Teramo, allora ancora vassallo del ducato spoletino, la fece costruire, secondo l’uso dei tempi, per il suo secondogenito; essendo riuscito poi ad ottenere dal papa, in via eccezionale, la cura animarum, privilegio concesso solo a pochi monasteri, strinse quindi un sodalizio con l’abbazia di Montecassino, che ospitava al tempo circa 1300 monaci ed ottenne il permesso di accogliere a Montesanto un gruppo di monaci che vi si alternavano ogni sei mesi, grazie soprattutto al grande beneficio di cui disponeva il monastero, che si estendeva dal Monte Foltrone alla Montagna dei Fiori, per tutta la vallata del Vibrata fino al mare, scendendo verso il Tronto e inglobando anche il comune di Campli e una parte della vallata del Pescara, da Castiglione Messer Raimondo fino alla foce.
Attualmente il custode nonché Pro Rettore dal 17 marzo 1997 è il diacono Galliano Ciccarelli.
Un danno quindi incalcolabile per una delle perle benedettine italiane.
L’organo seicentesco è rimasto schiacciato dal peso della neve e del tetto e sono in corso le operazioni di recupero da parte dei Vigili del fuoco.
Oggi verranno effettuati i sopralluoghi da parte della soprintendenza per valutare con l’Amministrazione i primi interventi d’urgenza.
Tutti i paramenti sacri, i crocifissi e gli altri oggetti di valore sono stati messe in sicurezza.
Il Sindaco Cristina di Pietro dichiara: “Il crollo ha risparmiato la tomba di Mons. Ettore Di Filippo. I Vigili del Fuoco ci hanno avvertiti che è integra.”
L’amministrazione comunale avvisa: “L’area è interdetta a chiunque, non recatevi sul posto perchè, oltre ad essere pericoloso, potreste intralciare le operazioni in corso o peggio mettere in pericolo la vostra e l’altrui incolumità”.