“È importante lottare contro questo morbo, ma anche contro le discriminazioni che esso genera”, ha aggiunto il Santo Padre, incoraggiando “quanti sono impegnati nel soccorso e nel reinserimento sociale delle persone colpite dalla lebbra, per le quali assicuriamo la nostra preghiera”. E ha raccomandato: “Qualsiasi tipo di burocrazia non li faccia aspettare e ulteriormente soffrire”.
Di seguito, il Pontefice ha rinnovato la propria vicinanza alle “popolazioni dell’Italia Centrale che ancora soffrono le conseguenze del terremoto e delle difficili condizioni atmosferiche. Non manchi a questi nostri fratelli e sorelle il costante sostegno delle istituzioni e la comune solidarietà”, ha poi concluso il Papa.