La lebbra, “pur essendo in regresso, è ancora tra le più temute e colpisce i più poveri ed emarginati”, lo ha ricordato, durante l’Angelus di ieri, papa Francesco, in occasione della Giornata Mondiale dei malati di lebbra.
“È importante lottare contro questo morbo, ma anche contro le discriminazioni che esso genera”, ha aggiunto il Santo Padre, incoraggiando “quanti sono impegnati nel soccorso e nel reinserimento sociale delle persone colpite dalla lebbra, per le quali assicuriamo la nostra preghiera”. E ha raccomandato: “Qualsiasi tipo di burocrazia non li faccia aspettare e ulteriormente soffrire”.
Di seguito, il Pontefice ha rinnovato la propria vicinanza alle “popolazioni dell’Italia Centrale che ancora soffrono le conseguenze del terremoto e delle difficili condizioni atmosferiche. Non manchi a questi nostri fratelli e sorelle il costante sostegno delle istituzioni e la comune solidarietà”, ha poi concluso il Papa.