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Card. Bagnasco: “Ue ritrovi un’anima, la Chiesa resta vicina alla gente”

“Il cammino europeo richiede un ripensamento dei propri fondamenti perché senza un’anima non si può andare avanti”. Lo ha detto il presidente della Cei, il card. Angelo Bagnasco, in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, a margine del Convegno delle Chiese del Sud a Napoli dedicato a giovani e lavoro. “Un’unità puramente economica, finanziaria, politica – ha aggiunto il card. Bagnasco – non è sufficiente per un cammino unitario vero. Auspischiamo che l’Europa faccia un serio cammino di ripensamento e di rifondazione di se stessa, senza paura ma guardando al bene dei singoli Paesi. L’Europa deve tornare a far innamorare i popoli, gli Stati membri e oltre”.

“Dall’Europa – ha sottolineato il card. Bagnasco – non si può prescindere. O si cammina insieme come continente o altrimenti dispersi si diventa preda dei più forti del mondo. L’Europa offre delle notevoli possibilità da un punto di vista dei contributi finanziari per dei progetti concreti anche di lavoro. Purtroppo il nostro Paese non riesce a valorizzare bene queste possibilità tanto che l’Italia ogni anno deve restituire all’Europa oltre 4 miliardi di euro. Questo è un grande male”. “La Chiesa – ha concluso il card. Bagnasco commentando il tema del Convegno a Napoli – continua il suo cammino di sempre di 2 mila anni cioè stare vicino alla gente conoscendo i problemi reali. In questo momento ci sono delle circostanze, soprattutto a livello economico, sociale e lavorativo, particolarmente urgenti che toccano in particolare il Meridione e i giovani. Le diocesi sono continuamente presenti e intensificano la propria presenza senza volersi sostituire agli amministratori locali e alla politica. Non è il nostro compito”.

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