DIOCESIDon Matteo Calvaresi da pochi giorni è il nuovo Assistente Ecclesiastico regionale dell’AGESCI.
Pubblichiamo tre lettere rivolte a Don Matteo da parte di Laura Curzi, Paola Petrucci e di Rita Brutti.

Ad Ancona si è svolto il consiglio regionale Agesci, alla quale partecipa una rappresentanza di ogni gruppo della regione, i responsabili regionali e di zona e i consiglieri generali. In questo modo gli scout esprimono la loro democrazia associativa, bilanci da approvare, gestioni di vario tipo ed elezioni di incarichi a livello regionale, che sono davvero molti.
Ogni tanto c’è qualche ingranaggio da sostituire, e non è facile trovare un gran numero di canditati, quando si tratta di aggiungere impegni e responsabilità al servizio che già si svolge in tanti ambiti.
Caro Matteo, lo stesso giorno un’immancabile messaggio di Whats App mi raggiunge con la notizia della tua elezione a Assistente Ecclesiastico regionale. Impossibile resistere a congratularmi di persona e tu stesso mi confessi che non eri neppure presente al momento.
Conosci benissimo la stima, la fiducia e l’affetto fraterno che ci ha accompagnato in mille avventure scout e non. Credo che un po’ d’aria fresca in regione fosse necessaria. Non riesco a esprimere tutta la gioia e la gratitudine al Signore che ti ha scelto per questa missione, quindi ho chiesto qualche parere fra tutti i fratelli e le sorelle scout che hanno condiviso il cammino scout con te.
Spero ti faccia piacere, da parte mia un grande abbraccio con l’augurio di donarti come hai sempre fatto. (Laura Curzi)

Con Matteo ho condiviso il ruolo di Capo Gruppo in un periodo in cui era importante puntare sui giovani capi, sulla loro motivazione e formazione associativa.
Mentre preparavamo un’attività mi venne naturale chiedere a Matteo se mai avesse pensato di diventare prete, lui rimase un attimo interdetto e poi mi confidò che si, in passato, aveva pensato di diventare frate m poi le vicende della vita lo avevano portato altrove.
Non riprendemmo più il discorso ma io continuavo a pensare che sarebbe stato veramente portato per quella missione che non aveva ancora assecondato.
Arrivo il tempo dei campi di formazione associativi e poi, alla vigilia dell’assemblea regionale in cui sarei stata eletta ad un incarico associativo regionale atteo fremeva ed insisteva ad andare all’assemblea, a Jesi, in macchina con me…
Arrivati a Jesi, sul momento di entrare, finalmente Matteo parlò e mi dichiarò che aveva deciso di entrare in seminario e, allora, come avremmo fatto a gestire le attività del gruppo con lui in seminario ed il mio incarico?
Adesso Matteo ha concluso sia il suo percorso da capo AGESCI che quello in seminario e continua ad andare avanti, a servire come ha sempre fatto con gioia e trasporto aaccettando sempre nuovi servizi da svolgere. (Paola Petrucci)

Ciao Don, innanzitutto un grosso grazie per aver accettato questo servizio che, ne sono sicura, porterai avanti con il tuo consueto stile, la tua grande disponibilità e soprattutto la tua capacità di ascolto. Quando me ne hai parlato ti ho detto che questo servizio è di grande responsabilità, come tutti del resto, ma che potrà darti anche molte soddisfazioni. Sono veramente contenta che tu ti sia messo in gioco e spero proprio che possa trovarti sempre in sintonia con tutto il Comitato. Caro Matteo, anzi Matteo Matteo , così ti chiamavo quando sei passato in Reparto per distinguerti dagli altri due. Quando parlavo di te con Gianfi e lui mi chiedeva : ” Matteo chi?”_ Matteo Matteo” rispondevo e tale sei rimasto per noi. Matteo al quadrato. Eri sempre presente e per la riunione domenicale ti alzavi prestissimo perché abitavi a dieci chilometri ed eri costretto a venire a Grottammare con tuo padre che doveva aprire la pasticceria. Ti abbiamo sempre ammirato per questo tuo modo di essere scout. Diciamocelo però, quanto ti piaceva chiacchierare con i Capi! Ti dovevo sempre rimandare in Squadriglia. Ne è trascorso di tempo da quando , passando accanto a due lupetti ho captato un discorso sui massimi sistemi. La questione verteva sul giorno e la notte. La tua deduzione? Il sole a sera si volta e diventa luna, lo hai convinto! Sei poi approdato in Reparto e hai pronunciato con emozione la tua solenne Promessa. Il primo campo è stato duro, ma non ti sei mai lamentato, l’ho però dedotto dallo stradello che si era formato, per il tuo andirivieni, dalla tenda cucina della tua Squadriglia a quella dei Capi. Ogni scusa era buona, sbucciare un aglio, controllare la tua porzione di cioccolata o semplicemente passavi di lì. Che avresti scelto di diventare Capo non è stata per me una sorpresa amavi e ami molto lo scoutismo. Ero presente alla tua Partenza e sono stata molto contenta del tuo invito, visto che hai completato il tuo percorso in un altro Gruppo. Ogni volta che ci incontravamo facevamo lunghe chiacchierate sulla formazione, sul servizio e sull’essere Capo. Poi il Signore ti ha chiamato a svolgere un servizio più Alto. Se sono rimasta sorpresa? In realtà non più di tanto, con il senno di poi sei stato sempre un po’ speciale , sicuramente non superficiale e molto attento alla tua formazione spirituale. Anche nei momenti salienti del tuo cammino verso il Sacerdozio sono stata tra le persone che hai voluto vicine a te, fino al momento solenne della tua Ordinazione. Caro Don avrei dovuto scrivere solo un breve pensiero per questo tuo nuovo incarico, ma con te mi è stato impossibile. Allora Buona Strada Don Matteo! Metti nello zaino il tuo ” cuore bianco”, la semplicità e l’ equilibrio che ti sono propri e Vaii! Con l’ affetto di sempre la tua ” vecchia” Capo Reparto. (Rita Brutti)

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