SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA – La notizia è ufficiale: lo storico Carnevale santegidiese, con la tipica sfilata dei carri allegorici, quest’anno non ci sarà. Salta, dunque, un appuntamento che per la Val Vibrata rappresenta da molti anni un “classico”, visto che questa sarebbe stata la 30° edizione.
A raccontarci i retroscena della “sofferta” decisione è stato il neopresidente della ProLoco, Luca Esposito, in carica dal 20 dicembre scorso, che ha comunque sottolineato la presenza di alcuni appuntamenti dedicati ai bambini, regolarmente confermati.
“Il nuovo direttivo, dal momento dell’incarico, ha fatto tutto il possibile per organizzare il Carnevale e mantenere quindi la tradizione: abbiamo da subito fatto delle riunioni con le diverse contrade ma a ridosso della neve erano già poche quelle disposte a farlo. Con il maltempo, poi, e con i suoi devastanti effetti, anche chi aveva intenzione di “scendere in campo” si è poi trovato costretto a fare un passo indietro e di conseguenza, quindi, anche noi. Abbiamo così preso la decisione di sospendere per quest’anno la sfilata allegorica dei carri ma non di annullare del tutto il Carnevale: è stato, infatti, conservato e salvaguardato quello dedicato ai bambini e alle famiglie, a cui diamo infatti appuntamento in piazza Umberto I nelle giornate del 25 e del 26 febbraio con maschere, spettacoli di magia e musica.
Colgo l’occasione, infine, per ringraziare i soci, la cittadinanza e soprattutto i collaboratori del direttivo, ovvero questo gruppo di persone che prima di essere concittadini sono innanzitutto amici e che hanno avuto deciso di prendersi questa responsabilità per mettersi al servizio del paese. A noi, infatti, preme innanzitutto ristabilire quel rapporto di stabilità e fiducia tra la Proloco e la cittadinanza, anche attraverso il ripristino della sede, un luogo fisico che può far scaturire un maggio dialogo tra le parti.
Certo, queste problematiche riscontrate sin da subito non sono il miglior auspicio ma spero vivamente che non conducano mai ad una vera collisione e che, al contrario, siano un punto di inizio di qualcosa di migliore”.