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Acquaviva Picena, inaugurazione del nuovo museo della Pajarola

Patrizia Neroni

ACQUAVIVA PICENA – Ad Acquaviva Picena oggi, sabato 25 febbraio verrà riaperto al pubblico il museo della Pajarola in via Del Cavaliere n.50, in passato tale museo era collocato all’interno del Mastio della Fortezza, luogo che ora ospita il museo multimediale “La Fortezza nel tempo” inaugurato lo scorso marzo. Il museo della Pajarola, ideato e realizzato anni fa dalla prof. Rinuccia Napoletani, è ora situato nei laboratori dell’Ass.ne “Terraviva”, quest’associazione ha allestito la nuova esposizione con la collaborazione dell’architetto Adele Ciarrocchi. Terraviva da oltre un decennio si dedica a questo tipo di artigianato con corsi di formazione e partecipazione a mostre in modo da conservare la memoria storica di quello che è stato il principale artigianato locale. Per l’occasione è stato realizzato un documentario storico ed è stato stampato un opuscoletto informativo intitolato “La pajarola racconta”. Lo scopo è quello di far conoscere a tutti ed in modo sempre più completo questo esclusivo prodotto acquavivano e di trasmetterne la passione di questo lavoro manuale alle giovani generazioni, per questo motivo all’inaugurazione sarà presente una rappresentanza dell’I.S.C. De Carolis.

L’assessore al turismo e alla cultura Elisabetta Rossi ha dichiarato: “Un altro importante risultato per Acquaviva Picena. Dopo l’enorme lavoro ed il conseguente grande successo del Museo archeologico “La Fortezza nel tempo”, inaugurato nel marzo 2016, oggi grazie alla sinergia con l’Associazione Laboratorio Terraviva è stato possibile realizzare questa nuova esposizione di pajarole. Esprimo sentitamente la mia gratitudine, a nome di tutta la comunità, in primis alla prof. Rinuccia Napoletani ideatrice del progetto iniziale che ha consentito di raccogliere i prodotti e di effettuare corsi formativi nelle scuole, poi ringrazio tutti i donatori di materiale, tra cui materie prme e prodotti finiti, un sentito grazie anche alle associazioni che negli anni si sono adoperate per mantenere viva questa antica tradizione. È grazie a tutti loro se la mostra da sabato sarà fruibile ai nostri concittadini e a tutti i turisti”.

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