ACQUAVIVA PICENA – Sabato 25 febbraio alle ore 11:00 è stato inaugurato il nuovo museo della Pajarola, il prodotto tipico acquavivano che consiste in cesti di paglia intrecciata dopo una lenta e complessa preparazione che nei tempi remoti venivano lavorati soprattutto dalle donne. Il nuovo museo si trova presso la sede dell’Ass.ne Terraviva in via Del Cavaliere n.50. presenti all’inaugurazione il sindaco Rosetti, il vice sindaco Balletta, l’assessore al turismo e cultura Rossi, il presidente di Terraviva Filippo Gaetani e i suoi collaboratori, il cav. Nello Gaetani presidente del Palio del Duca, il consigliere provinciale Malavolta, il presidente dell’Ass.ne Reduci e Combattenti cav. Grilli, il presidente BCC Mattioli, Sandro Donati, una rappresentanza dell’Istituto Scolastico De Carolis di Acquaviva con le insegnanti tra le quali la professoressa e consigliere comunale Massicci e il parroco don Alfredo Rosati.
Il presidente Terraviva Gaetani ha detto: “ Il nostro interesse primario è sì quello di far conoscere i prodotti di Acquaviva e la cultura di questo paese, ma soprattutto valorizzare le persone che hanno reso grande questo territorio. Cominciando dalle donne che dopo i lavori quotidiani trovavano il tempo di produrre questi cesti per poterli vendere e ricavare qualche soldo per contribuire al sostentamento della famiglia. Lavoro lungo e paziente perché occorreva prima l’ approvvigionamento delle materie prime, che poi venivano lavorate accuratamente e in seguito davano vita al prodotto finito. Un grande grazie va a tutte loro, l’Ass.ne Terraviva sta cercando di recuperare quanti più nomi e foto possibili di tante donne che per anni hanno prodotto le Pajarole rendendo così Acquaviva conosciuta anche fuori dal nostro territorio e per evitare di dimenticare la cultura di questo paese. L’Ass.ne ha anche prodotto un opuscolo “La pajarola racconta” dove sono state buttate giù alcune righe riguardo proprio la storia di Acquaviva”.
Il sindaco Rosetti si è così espresso: “ Grazie a tutti i presenti e all’ass.ne Terraviva, a Filippo e ai suoi collaboratori per il grande impegno e interesse messo al servizio della salvaguardia della storia e della cultura di Acquaviva. Ringrazio anche tutte le altre associazioni presenti sul territorio che ognuno a modo proprio e con i mezzi a disposizione difende le tradizioni del paese compiendo grandi cose per tenere vivo il territorio acquavivano”. Il consigliere provinciale Malavolta ha detto: “ in questo periodo siamo impegnati a ricostruire i territori della provincia colpiti dal terremoto, la cosa più difficile è farlo rispettando le tradizioni e il territorio stesso. Davvero difficile. Terraviva lavora da anni rispettando tutto ciò e lo fa con dedizione e attenzione, io ho conosciuto già questa realtà con la manifestazione “Secondi a nessuno” creata per valorizzare i piatti tipici locali e conosco il loro modo di lavorare. Buon proseguimento”. È stata poi la volta dell’assessore Rossi: “ Buongiorno a tutti e benvenuti. Saluto e ringrazio principalmente le donne che da sempre portano avanti questa tradizione e non posso non citare tra tutte la prof. Rinuccia Napoletani che è stata l’ideatrice del primo museo della pajarola e la promotrice nell’insegnamento della pajarola e di tutte le lavorazioni tipiche acquavivane ai giovani che via via ha incontrato durante i suoi tanti anni di insegnamento, convinta che insegnando la cultura e le tradizioni ai giovani esse non moriranno. Ci tengo a dire anche che la pajarola ha partecipato a tante mostre ed esposizioni in giro per l’Italia e nostro scopo è quello di far conoscere il nostro prodotto anche fuori dai confini italiani. Buon proseguimento”.
Don Alfredo prima di impartire la particolare benedizione ha affermato: “Grazie a Filippo che mi ha invitato e un saluto a tutti i presenti. Questi cesti sono prodotti con la paglia e con il lavoro delle donne, per cui è un prodotto che si lega indissolubilmente al Creato. Esso sottolinea il rispetto per il Creato, in un tempo come il nostro che sembra essersi dimenticato dell’essere umano e della natura. Quasi in ogni casa di Acquaviva è presente almeno una pajarola, essa è strettamente legata alla vita quotidiana di questo paese tanto che anche i cestini della questua in chiesa sono delle pajarole. Rispetto per il Creato e per l’uomo, da qui anche il rispetto per i migranti che con tante speranze sbarcano sulle nostre coste, chissà che un giorno non lontano anche loro imparino a produrre questi cesti e continuino a tenere viva la tradizione”. Dopo la benedizione è stato proiettato un video con delle immagini e notizie legate alla pajarola e ad Acquaviva e in seguito è stato visitato il museo.
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