DIOCESI – Martedì 7 marzo sono iniziati i lavori di messa in sicurezza della Cattedrale Madonna della Marina in San Benedetto del Tronto ad opera e a carico del Ministero dei Beni Culturali.
I tempi di realizzazione sono previsti entro marzo e renderanno disponibile la navata centrale della Cattedrale.
I lavori in particolare riguarderanno la messa in sicurezza di quest’ultima attraverso un isolamento, realizzato con dei pannelli di legno, dalle navate laterali; in seconda istanza i lavori riguarderanno anche la messa in sicurezza del soffitto attraverso il posizionamento di una rete protettiva.
In queste settimane infatti proseguono nel centro Italia le attività di salvaguardia del patrimonio artistico e culturale iniziate nei giorni successivi al terremoto del 24 agosto e intensificatesi dopo i nuovi eventi sismici.
La verifica delle condizioni del patrimonio culturale e l’organizzazione delle complesse attività di rilievo del danno, di messa in sicurezza e di recupero di beni mobili danneggiati si svolgono sotto il coordinamento del Dipartimento della Protezione civile e del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e artistiche e del Turismo (Mibact) e sono effettuate da squadre di tecnici composte da esperti Mibact, Vigili del Fuoco, personale del Comando dei Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale e volontari specializzati nelle attività di recupero dei beni culturali. Sulla base delle segnalazioni ricevute dal territorio, dall’inizio dell’emergenza sono stati svolti circa 4.500 sopralluoghi per verificare danni e per valutare, su chiese e edifici di particolare interesse storico e artistico, gli interventi di messa in sicurezza necessari, quali puntellamenti, protezione e/o recupero dei beni mobili.
Per quanto riguarda in particolare le valutazioni di agibilità delle chiese, nelle quattro regioni interessate dalla sequenza sismica sono stati effettuati 3.785 sopralluoghi dall’inizio dell’emergenza. A seguito delle ultime scosse sismiche di gennaio, ad oggi risultano agibili il 21% delle chiese e inagibili il 53%, mentre il 20%, sono agibili con provvedimenti di intervento.
Infine, il restante 6% riguarda edifici di culto parzialmente agibili, inagibili per cause esterne, inagibili temporaneamente. Sono oltre 13.000 i beni culturali mobili (tele, statue, arredi sacri, campane, quadri, pale d’altare) recuperati da 329 siti (chiese, palazzi storici, musei) a cui si aggiungono 5.000 beni librari e 2600 metri lineari di archivi storici di materiale d’archivio. Ad oggi, circa 450 interventi di messa in sicurezza di beni vincolati da parte di Vigili del Fuoco, Mibact, diocesi e comuni sono stati portati a termine o sono ancora in corso.
Le attività riguardano in particolare chiese, campanili, torri, santuari, alcuni dei quali rientrano tra i beni prioritari e comprendono anche i beni immobili prioritari, le cui opere di messa in sicurezza sono seguite direttamente dal Mibact e dai Vigili del Fuoco.