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BARCELLONA – Mentre si sono chiuse le iscrizioni al Simposio Europeo sull’accompagnamento dei giovani in programma a Barcellona dal 28 al 31 marzo prossimo, il Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE) – l’organismo dell’episcopato europeo che organizza l’incontro in collaborazione con la Conferenza Episcopale Spagnola e l’Arcidiocesi di Barcellona – lancia la Fiera delle buone pratiche, in programma per giovedì 29 marzo.
In queste settimane, il CCEE sta raccogliendo una serie di iniziative che toccano vari ambiti della pastorale (catechesi, accompagnamento vocazionale, pastorale giovanile…) e che hanno mostrato la loro buona accoglienza presso i giovani.
“Con questa Fiera delle Buone Pratiche vogliamo mostrare il dinamismo e la creatività della Chiesa in Europa”, informa don Michel Remery, Vice Segretario Generale CCEE e organizzatore del Simposio, e prosegue: “Si tratta spesso di iniziative volute e promosse dai giovani stessi, che mostrano bene come gli stessi giovani non sono solo fruitori di servizi, ma i principali protagonisti della loro pastorale se adeguatamente accompagnati. A Barcellona, i partecipanti potranno farsi ispirare dalle iniziative presentate e portare a casa idee nuove. Notando poi come l’Europa sia ricca di proposte moderne e attrattive che interpellano i giovani di oggi, vogliamo che il Simposio diventi anche un’occasione per confermare e rinnovare con entusiasmo e coraggio l’impegno dei numerosi accompagnatori presenti”.
Tra le tante iniziative che i partecipanti potranno scoprire a Barcellona nella Fiera delle Buone Pratiche, si segnalano “Valerie und der Priester” (Valeria e il prete), l’iniziativa seguita mensilmente su facebook da oltre 1.3 milione persone di una giovane giornalista tedesca che ha accompagnato e osservato per un anno intero la vita di un giovane sacerdote; o l’iniziativa maltese “Prayer spaces school” (Spazi di preghiera nelle scuole) che aiuta bambini e giovani a esplorare i temi della vita, della spiritualità e della fede in un ambiente dinamico e interattivo; o ancora l’iniziativa francese “L’appel” (La chiamata) che promuove un dialogo con i giovani sull’importanza di trovare la propria vocazione nella vita, attraverso momenti di riflessione e di dibattito rivolti a gruppi di studenti e di giovani, e animati da adulti membri della pastorale giovanile o della pastorale vocazionale.