PROVINCIA – I rifiuti solidi urbani del territorio piceno verranno abbancati temporaneamente nelle discariche in località San Pietro di Torre San Patrizio e in località San Biagio nella provincia di Fermo. Proprio stamane è stato pubblicato il decreto firmato dal Presidente D’Erasmo, che approva il protocollo d’intesa tra le Province di Ascoli Piceno e Fermo per lo smaltimento, per un periodo massimo di tre mesi, di circa 3800 tonnellate mensili di rifiuti già trattati presso l’impianto TMB di Relluce.
L’accordo interprovinciale è stato adottato in attesa di poter tornare ad abbancare nella discarica Geta in località Alto Bretta di Ascoli Piceno, come previsto dal piano stralcio anticipatorio del Piano d’Ambito approvato dall’Assemblea dell’Ata svoltasi il 26 luglio. Come noto il procedimento autorizzatorio per l’abbancamento nella vasca n.1 della Geta, secondo il progetto elaborato dalla stessa società, non si è ancora concluso determinando quindi la necessità di proseguire il conferimento fuori provincia per scongiurare possibili situazioni di emergenza.
La soluzione temporanea scelta di conferire nei siti del Fermano, messa a punto nel tavolo tecnico svoltosi la scorsa settimana, consentirà per la comunità picena un risparmio di 5 euro a tonnellata rispetto alla tariffa per lo smaltimento nella discarica di Corinaldo (in provincia di Ancona) e di circa 10 euro a tonnellata rispetto alla discarica di Monte Schiantello (in provincia di Pesaro Urbino).
“Sono tre gli obiettivi che si perseguono – spiega il Presidente D’Erasmo che è anche il Presidente dell’Ata – in primo luogo smaltire temporaneamente a tariffe migliori rispetto a quelle precedenti, tornare ad abbancare in ambito territoriale, nella discarica Geta al più presto possibile, in un tempo stimato di un mese e mezzo circa ad una tariffa minore rispetto a quella praticata nel 2016 e, infine, evitare gli aumenti della tassa sui rifiuti da parte dei Comuni con le economie ottenute attraverso questo percorso anche in considerazione del significativo aumento che si registra nella raccolta differenziata nei 33 Comuni del Piceno“.
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