E’ stato proprio l’intervento dei militari dell’“Anti Terrorismo-Pronto Impiego” che ha determinato l’attivazione e l’organizzazione, da parte del Comando Provinciale di Ascoli Piceno, delle operazioni di recupero dei beni, attività cui gli stessi “Baschi verdi” hanno partecipato in via diretta, consci di restituire al territorio locale una memoria importante, dall’alto valore storico, culturale e religioso; beni che rappresentano oltremodo per la collettività un valore simbolico di assoluta rilevanza, altamente rappresentativi della comunità che, peraltro, dopo i gravi eventi sismici, aveva in più occasioni manifestato timori per la compromissione dell’integrità dei patrimoni locali.
Il secondo intervento di recupero è stato attuato presso la chiesa SS. Pietro Paolo, in località Gabbiano; all’interno della struttura – risalente al 1200 e ancora custode di tracce di stucchi settecenteschi e di decorazioni pittoriche del tardo medioevo – i militari hanno messo in sicurezza una pala in olio su tela del XV secolo raffigurante i SS. Pietro, Paolo e Cristanziano, di autore ignoto, che rischiava di andare perduta a causa delle precarie condizioni del campanile, fortemente lesionato.
Nell’ambito della successiva ricognizione della Chiesa, sono stati individuati ulteriori diversi oggetti di notevole valore sia economico, sia artistico, quali calici, ostensori in oro e paramenti preconciliari, già riconsegnati all’Autorità ecclesiastica di Fermo.
L’attività in rassegna, espressiva dell’impegno che il Corpo della Guardia di Finanza sta rivolgendo alle attività di controllo del territorio finalizzate alla tutela dell’integrità dei patrimoni immobiliari e culturali delle zone colpite dal sisma, costituisce una delle tante premure rivolte alle popolazioni locali e che, nel caso specifico, hanno contribuito al mantenimento dei simboli del territorio.