Un’iscrizione descrive il fatto:”… in i questa chiesa un monaco sacerdote dubitò se nell’Ostia consacrata ci fosse veramente il Corpo di Nostro Signore, e nel calice il Sangue. Celebrò Messa e, dette le parole della consacrazione, vide divenire Carne l’Ostia e Sangue il vino. Fu mostrata ogni cosa ai circostanti, e quindi a tutto il popolo. …”. Dopo mille e trecento anni le sacre reliquie conservano tutte le sostanze della carne e del sangue umano. Sottoposte recentemente ad analisi scientifiche hanno rivelato lo stesso DNA e lo stresso gruppo sanguigno del miracolo di Buenos Aires, Orvieto e della Sacra Sindone.
Dopo le confessioni i papa si sono recati nella cripta dove avvenne il miracolo per assistere, con grande raccoglimento e rinnovata fede nel grande dono dell’Eucarestia, alla Santa Messa celebrata da Don Tommaso, che ha invitato i presenti a curare l’educazione religiosa dei figli più del successo a scuola e nella vita. Al pranzo sono stati accolti da Padre Angelo, il predicatore della novena dell’Immacolata, che alla fine ha offerto una bella torta con la scritta“Auguri a tutti i papa”. Con numerosi canti hanno animato tutta la sala del ristorante: anche gli altri gruppi hanno apprezzato l’allegria dei papa sambenedettesi. La giornata si è conclusa con la visita guidata da Padre Angelo all’antica Abbazia di San Giovanni in Venere, sorto su un tempio della dea Venere Conciliatrice, protettrice della famiglia.
Durante il ritorno tra una barzelletta e un’altra Don Tommaso ha proposto altre gite, la prossima a Venezia e Padova. All’arrivo con un caloroso applauso i papa hanno ringraziato il parroco della bella esperienza vissuta insieme.