CHIESA – Per la Chiesa lo sviluppo umano integrale ha alla base la dignità di ogni persona umana. Dunque il vero sviluppo deve essere universale e di tutti e deve comprendere la dimensione materiale ma anche quella spirituale, perseguendo il bene comune secondo il principio di solidarietà, con un’attenzione preferenziale ai più poveri, agli esclusi e ai meno tutelati. Questo ha sottolineato S.Em. il Card. Peter Turkson, presidente del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, nel suo intervento al 39° Convegno delle Caritas diocesane, aggiungendo che la Chiesa non è una ONG assistenziale, come disse papa Francesco nella primissima omelia dopo la sua elezione, ma è dalla fede che nasce l’impegno concreto e la testimonianza. Non si può dunque proporre un umanesimo senza Dio. “Con questa coerenza – ha concluso il cardinale – le Caritas diocesane italiane potranno dare il loro contributo alla grande sfida culturale, spirituale e educativa che implicherà lunghi processi di rigenerazione (LS 202)”. Una sfida per un cambiamento “che richiede di essere alimentato con la cultura, la spiritualità e l’educazione, affinché possa raggiungere sempre più persone, sempre più le nuove generazioni”. Dopo l’intervento del card. Turkson si è aperta una finestra sul dramma degli sfollati nel Nord Iraq. Con un collegamento da Amadiya, a nord di Erbil, in una regione montagnosa e isolata, il parroco padre Samīr Yousif, intervistato da Massimiliano Cochi di TV2000, ha testimoniato l’impegno nell’accoglienza di cristiani e anche di molti yazidi, ringraziando in particolare la Cei per gli aiuti giunti grazie all’8×1000 e tuta la rete Caritas.
Nel pomeriggio, dopo i tavoli di lavoro e di confronto, alle 19, S.E. Mons.Francesco Cacucci, arcivescovo di Bari-Bitonto e Presidente della Conferenza episcopale pugliese, presiederà la celebrazione eucaristica. In serata ci sarà lo spettacolo “Cammelli a Barbiana”, un racconto di Francesco Niccolini e Luigi D’Elia su don Lorenzo Milani a 50 anni dalla morte.
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