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“Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente” Veglia di preghiera dei giovani a Loreto

Di Silvio Giampieri

MARCHE – “Grandi cose ha fatto in me l’onnipotente” è il filo rosso che ha guidato la veglia di preghiera con i giovani delle Marche, organizzata dal servizio per la Pastorale Giovanile assieme al Centro Regionale Vocazioni. Tanti ragazzi accompagnati da educatori e sacerdoti, si sono ritrovati venerdì 24 Marzo, vigilia dell’Annunciazione, nella Basilica della Santa Casa di Loreto per pregare insieme e condividere qualcosa della propria esperienza di fede. Sono state loro proposte alcune testimonianze quali spunti di riflessione:

  • Federica Stroppa giornalista pubblicista, atleta della polisportiva “Mirasole” di Fabriano, volontaria della sottosezione UNITALSI di Fabriano.
  • Beatrice Ciotti membro della Pastorale Giovanile della diocesi di Ascoli Piceno, operatrice nei progetti post sisma.
  • Andrea e Francesca Casoli, sposi e collaboratori nella pastorale giovanile e spiritualmente vicini alla Comunità Papa Giovanni XXIII.

A presiedere il momento di preghiera è stato il Vescovo di Jesi, Mons. Gerardo Rocconi che ha offerto una riflessione su come Maria abbia saputo vivere le gioie e le difficoltà della sua missione di madre del redentore, con il coraggio di una fede semplice ma forte.

A ciascuno dei presenti è stato chiesto poi di esprimere su un biglietto un pensiero o una richiesta in merito a quanto ci si aspetta dalla Chiesa dal punto di vista pastorale. Questo è stato il modo di inaugurare un’apposita cassetta che permetterà durante l’anno di depositare riflessioni, suggerimenti e preghiere che porteranno un contributo al lavoro del Sinodo dei Vescovi del 2018 sui giovani, la fede ed il discernimento vocazionale.  Papa Francesco di recente ha infatti chiesto a questi presuli di diventare collaboratori della gioia dei propri ragazzi, e la pastorale giovanile delle Marche ha pensato di rispondere a tale invito con questo primo strumento di ascolto. Il pontefice alcuni giorni fa ha anche parlato di San Giuseppe come uomo capace di custodire e portare avanti i sogni di Dio. Proprio ricollegandosi a questo pensiero si è pensato di designare la cappella della Basilica lauretana, dedicata a questo santo, come luogo di preghiera dei giovani e di raccolta delle loro proposte per l’intero anno.

A conclusione della serata è avvenuto anche un passaggio di preghiera nella Santa Casa, dove alcuni vescovi delle Marche hanno consegnato personalmente ai presenti il messaggio del Santo Padre per la prossima Giornata Mondiale della Gioventù.

 

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