DIOCESI – Ecco riportato qui di seguito l’intervento di don Vincent C. Ifeme, direttore dell’Ufficio per l’Ecumenismo e Dialogo della diocesi di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Montalto, all’incontro tenutosi domenica scorsa a Centobuchi e dedicato al dialogo interreligioso tra cristiani e musulmani attorno al tema della tutela della famiglia, intesa come “cuore pulsante della società”.
LA FAMIGLIA SECONDO LA CHIESA CATTOLICA
Introduzione:
Vogliamo presentare in modo sintetico l’insegnamento della Chiesa cattolica sulla famiglia attraverso la Sacra Scrittura e il Magistero della Chiesa – specialmente dai documenti del Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC), del Concilio Vaticano II e l’esortazione del Papa.
La natura della famiglia:
La Chiesa insegna che la famiglia è costituita dall’unione indissolubile tra un uomo e una donna, aperti al dono della vita. Questa istituzione ha il suo fondamento nel disegno di Dio (Gen. 2:18ss), ovvero nella legge naturale, e perciò precede qualsiasi riconoscimento da parte della pubblica autorità (CCC 2202). Per questo è considerata la “cellula fondamentale della società” (Udienza di Mercoledì, s. Papa Giovanni Paolo II, 11 ottobre 2000).
Tra i membri della Chiesa Cattolica per via del battesimo, la famiglia si costituisce con il Sacramento del Matrimonio. Il Concilio Vaticano II la chiama Chiesa domestica (LG, 11).
Ha come modello teologico la natura divina – la Santissima Trinità, comunione profonda del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo: tre persone unite in un solo amore.
A livello biblico, il modello è la Sacra Famiglia di Nazareth: Gesù, Maria e Giuseppe.
Nel 1981, il Sinodo dei Vescovi ha riflettuto sulla famiglia cristiana nel mondo d’oggi, e il frutto di tale riflessione è stato elaborato e presentato alla Chiesa e al mondo da S. Papa Giovanni Paolo II nell’Esortazione Apostolica Familiaris Consortio del 22 novembre 1981.
Inoltre, Dio creando l’uomo e la donna, ha istituito la famiglia e l’ha dotata della sua costituzione fondamentale. I suoi membri sono persone uguali in dignità. Per il bene comune dei suoi membri e della società, la famiglia comporta una diversità di responsabilità, di diritti e di doveri (CCC 2203).
Relazione con la Società:
La famiglia, essendo la società naturale in cui l’uomo e la donna sono chiamati al dono di sé nell’amore e nel dono della vita, è la cellula originaria della vita sociale (CCC 2207 -2213). È importante notare che l’autorità, la stabilità e la vita di relazione in seno alla famiglia costituiscono i fondamenti della libertà, della sicurezza, della fraternità nell’ambito della società. La famiglia è la comunità nella quale, fin dall’infanzia, si apprendono i valori morali e si impara a fare buon uso della libertà. La famiglia è la prima scuola della fede, dove si comincia ad onorare Dio e amare il prossimo. Per questo, la vita di famiglia è un’iniziazione alla vita nella società.
Per concludere, diciamo che la vocazione della famiglia è quella di aiutare i suoi membri ad aprirsi all’attenzione e all’impegno in favore dei giovani e degli anziani, delle persone malate o handicappate e dei poveri.