MESSICO – Si allunga in Messico l’elenco di gesti violenti che vede come vittime dei sacerdoti. Nella giornata del 29 marzo il vescovo di Tampico (stato nordorientale del Tamaulipas), mons. José Luis Dibildox Martínez, durante una conferenza stampa, ha confermato il sequestro, avvenuto martedì, di padre Óscar López Navarro, della Congregazione dei Missionari di Cristo mediatore, che segue una parrocchia ad Altamira. Il sacerdote, che stava rincasando, è stato seguito nel suo tragitto e rapito all’ingresso del convento della sua Congregazione, a Tampico. Il vescovo, durante la conferenza stampa, ha spiegato che la Congregazione dei Missionari di Cristo è in trattativa con i sequestratori, ma ha detto di non conoscerne l’identità e che i contatti sono molto discreti. “La gente ha timore per la vita del sacerdote”.
Lo Stato del Tamaulipas è da anni teatro di scontri e sequestri. Nel territorio domina il cartello di Los Zetas, uno dei più potenti gruppi messicani dediti al narcotraffico e al traffico di esseri umani (che negli ultimi mesi avviene anche via mare). Difficile però fare ipotesi sugli autori del rapimento, in un contesto di generalizzata violenza, nel quale operano spesso in “subappalto” rispetto a Los Zetas altri gruppi criminali, come la gang, tutta femminile, di “Las Flacas”. Ma il sequestro potrebbe anche essere opera di criminali comuni per estorcere denaro alla Chiesa. Difficile invece stabilire se il sequestro sia in qualche modo legato all’attività pastorale di padre López Navarro.
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