VENEZUELA – “Si tratta di una nuova crisi nazionale estremamente grave, che danneggia la democrazia e la convivenza dei venezuelani. C’è una distorsione nell’esercizio del potere in Venezuela… L’eliminazione dell’Assemblea nazionale, soppiantandola con una rappresentanza del potere giudiziario ed esecutivo, è una assoluta ignoranza del fatto che la sovranità risiede nel popolo”. È quanto si legge in un comunicato diffuso dai vescovi del Venezuela dopo che la Corte suprema ha votato per esautorare da ogni funzione il Parlamento, a grande maggioranza in mano all’opposizione, provocando proteste nazionali e internazionali. Secondo quanto riferisce Fides, “questo apre la porta all’arbitrio, alla corruzione e alla persecuzione, è un burrone verso la dittatura, e, come sempre, sono i più deboli e i più poveri della società i più colpiti…Questa distorsione è moralmente inaccettabile”. I vescovi sottolineano il dovere delle istituzioni civili: “Si tratta di una responsabilità ineludibile, perché dinanzi al male non si può rimanere semplici spettatori…Si tratta di una chiamata urgente a prendere coscienza e ad agire pacificamente, ma con decisione, contro l’attacco del potere…Dobbiamo difendere i nostri diritti e quelli degli altri. E’ il momento di chiedersi molto seriamente e responsabilmente – conclude il testo – se non siano validi e opportuni, ad esempio, la disobbedienza civile e le manifestazioni pacifiche”.