Caritas Italiana ha espresso subito vicinanza a Caritas Perù ed è pronta a sostenerne gli sforzi, anche grazie ai 200mila euro destinati dalla Presidenza della Cei, dai fondi dell’8xmille, per fornire assistenza alle popolazioni colpite dalle alluvioni che in questi giorni hanno flagellato il Perù. “Caritas Perù – si legge in un comunicato diffuso oggi da Caritas Italiana – si è già attivata con richiesta di informazioni e visite alle Caritas diocesane coinvolte, per redigere un piano delle necessità; trasferimento di fondi a ciascuna delle Caritas dei territori colpiti; invio di circa 12 tonnellate di aiuti umanitari alle zone colpite; lancio di una campagna di raccolta di donazioni materiali e finanziarie”. Ad oggi, Caritas Perù ha distribuito, attraverso “Cáritas Chosica, assistenza a 554 famiglie con 36 tonnellate tra alimenti, vestiario e calzature, prodotti per l’igiene e attrezzi; Cáritas Ica, assistenza a 199 famiglie con 13,5 tonnellate tra alimenti, vestiario, acqua e prodotti per l’igiene, attrezzi e utensili da cucina; Cáritas Piura Tumbes, assistenza a 250 famiglie con 16,5 tonnellate di aiuti tra alimenti, vestiario, acqua e prodotti per l’igiene, attrezzi e motopompe; Cáritas Chiclayo, assistenza a 292 famiglie con 11 tonnellate tra alimenti, vestiario, acqua e prodotti per l’igiene, attrezzi, motopompe e purificatori d’acqua”. Sono stati inviati “aiuti umanitari anche alle Caritas di Chulucanas, Cañete Yauyos, Camaná, Selva Central e Chulucanas. Complessivamente sono già state distribuite 89 tonnellate di aiuti umanitari alle popolazioni colpite”.
Negli ultimi due mesi, ricorda Caritas Italiana, “sono state 38 le emergenze causate da fenomeni naturali in 18 dei 25 dipartimenti del Perù. Un maltempo che sembra non cessare: imperversa il fenomeno del ‘Niño costero’, che si produce per un riscaldamento straordinario delle acque del Pacifico. Queste acque evaporano in grande quantità e si condensano in alta montagna causando temporali che, a loro volta, riversando al suolo notevoli quantità di piogge, generano l’esondazione dei fiumi”.