“A me piace pensare che il lavoro più importante che noi dobbiamo fare oggi fra noi, nell’umanità, è il lavoro dell’orecchio: ascoltarci”.
Sono le prime parole pronunciate dal Papa durante l’udienza concessa ieri mattina, prima dell’udienza generale, nell’Auletta dell’Aula Paolo VI, ad una delegazione di leader musulmani della Gran Bretagna.
Erano presenti, riferisce la Sala Stampa della Santa Sede: Moulana Ali Raza Rizvi, presidente, Majlis e ulama Europe; Moulana Muhammad Shahid Raza, Chairman, British Muslim Forum, Gran Bretagna; Shaykh Ibrahim Mogra, Co-Chair, Christian Muslim Forum; Moulana Sayed Ali Abbas Razawi, direttore generale, Scottish Ahlul Bayt Society. “Ascoltarci, senza fretta di dare la risposta”, ha proseguito Francesco rivolgendosi ai presenti: “Accogliere la parola del fratello, della sorella, e pensare poi di dare la mia. Ma la capacità di ascolto, questo è tanto importante. È interessante: quando le persone hanno questa capacità di ascolto, parlano con un tono basso, tranquillo… Invece, quando non ne hanno, parlano forte e gridano pure”.
“Tra fratelli, tutti noi dobbiamo parlare, ascoltarci e parlare adagio, tranquilli, cercare insieme la strada”, la proposta del Papa: “E quando si ascolta e si parla, già si è sulla strada”. “Vi ringrazio di questo cammino che state facendo e chiedo a Dio onnipotente e misericordioso di benedirvi. E chiedo a voi di pregare per me. Thank you very much”, il commiato di Francesco.
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