Di Patrizia Neroni

ACQUAVIVA PICENA – Ad Acquaviva Picena domenica 9 aprile alle ore 17:00 presso la Sala del Palio si è tenuto un convegno concernente il restauro di un’antica statua lignea della Madonna Immacolata che fino a qualche anno fa era posta all’interno di una nicchia su di una parete della Torre dell’orologio comunale vicino piazza san Niccolò. Al convegno erano presenti il sindaco Rosetti, il vice sindaco Balletta, l’assessore alla cultura Rossi e l’amm.ne comunale, il funzionario per i beni culturali di Ancona Moriconi, il restauratore dell’opera Maranesi, la dott.ssa Chiappini, il consigliere provinciale Malavolta, Sua Eccellenza Mons. Gestori, il parroco don Alfredo, il presidente dell’ass.ne Palio del Duca Cav. Gaetani e i presidenti delle altre associazioni acquavivane, il presidente della BCC Mattioli.
L’assessore Rossi ha introdotto il convegno: “Grazie per la vostra presenza, sono felice di introdurvi il convegno perché questa statua lignea fa parte della storia di Acquaviva ed il suo restauro rappresenta il salvaguardare la nostra cultura”.
Il sindaco ha invece affermato: “Grazie a tutti per essere intervenuti. Per permettere i lavori di consolidamento della Torre dell’orologio comunale nel 2012 la statua lignea è stata tolta dalla nicchia e proceduto al suo restauro. Dopo tanti percorsi ora al termine dei lavori possiamo dire che abbiamo restituito ad Acquaviva una parte della sua cultura. Il secondo impegno che ci siamo presi come amministrazione comunale è quello di far ripartire l’orologio fermo da qualche tempo. Buon pomeriggio”.
In seguito il consigliere provinciale Malavolta è intervenuto dicendo: “Grazie a tutti, occupo solo un po’ di spazio per un breve saluto. Faccio i miei complimenti all’amm.ne comunale che si preoccupa di proteggere l’arte e la cultura in un periodo dove questo tipo di cose viene posto in secondo piano, non si può ignorare l’arte e la cultura di un popolo. Perché chi non conserva la propria storia non ha futuro. Vi faccio i miei complimenti perché la strada che state percorrendo è quella giusta. Buon pomeriggio”. Anche il vescovo Gervasio è intervenuto: “In questo clima post terremoto pensare al restauro di un bene così prezioso, sia dal punto di vista culturale che religioso, è una bella cosa. È bello vedere che ci sono persone che si impegnano affinché una statua della Madonna venga ricollocata al centro di un paese. La Madonna ha uno sguardo d’Amore per ciascuno di noi, il suo sguardo è prezioso. Signor sindaco io faccio a lei e a tutta l’amm.ne comunale i miei complimenti per questo impegno intrapreso. Che la Madonna ci accompagni. Buon proseguimento”.
Il dott. Moriconi è intervenuto dicendo: “Io mi occupo della provincia di Ascoli Piceno e del fabrianese, in seguito al terremoto stiamo girando pressoché quasi tutti i giorni compresi sabato e domenica per cercare di recuperare quanti più beni possibili da ulteriori danni e per procedere al loro restauro. A volte ci è capitato di incontrare difficoltà sia riguardo il recupero stesso dei beni sia riguardo persone contrarie all’allontanamento delle opere, difficile spiegare che portare via i beni significa proteggerli.
La loro paura è quella di non riuscire a riaverle indietro dopo i restauri. I pezzi recuperati fino ad oggi sono circa 9800 e vanno dalla più piccola statuetta alla tela più famosa. Vi posso dire che in tanti mesi, di devastazione ne ho vista tanta sono perciò felice della vostra collaborazione nel proteggere i vostri beni culturali. Dopo un’attenta analisi siamo arrivati alla conclusione che questa statua lignea è dell’Immacolata Concezione di Acquaviva Picena, alta circa un metro. Tanti i segni che lo fanno capire: le dodici stelle, la mezza luna sotto i suoi piedi, i colori della veste e del manto che sono rossi e blu, la postura che ne ricorda altre, uno tra tante l’Immacolata del Crivelli ora alla National Gallery di Londra. Purtroppo ci è ignoto il nome dell’autore in quanto le notizie che caratterizzano il territorio sono molto scarse. Grazie a tutti ora lascio ora la parola alla dott.ssa Chiappini per la parte storica”. La dott.ssa Chiappini è intervenuta riassumendo tutto il percorso della statua della Madonna: “ Dopo il periodo medievale, verso il ‘400 Acquaviva modificò in parte la sua struttura, il centro del paese era infatti intorno alla Fortezza dove abitava il Signore, poi la storia cambiò le sorti e vennero costruite case che man mano scesero fino a quella che oggi è chiamata piazza san Niccolò. Il paese si prolungò fino all’altro colle dove fu costruita la “Torre da Mare”. Tante anche le strutture abbattute, una su tutte la “Barbacani” dove risiedevano i cavalieri a guardia della Porta. Verso il ‘700 il Palazzo comunale si trovava proprio in piazza san Niccolò e la statua dell’Immacolata era posta su di una nicchia del muro del Comune, poi negli anni ’40 il palazzo fu distrutto per costruire il “dopolavoro” in stile fascista e l’Immacolata fu messa sulla nicchia della Torre dell’orologio sempre di proprietà del Comune. Alcune fonti raccontano che in passato ogni sabato veniva acceso un lumino ai piedi della statua, poi con l’avvento della corrente elettrica si utilizzò un faretto al posto del lumino. Ora lascio la parola al restauratore Maranesi”.
Il dott. Maranesi ha detto: “ Buon pomeriggio a tutti io vi illustrerò la parte tecnica del restauro e di cosa abbiamo scoperto analizzando l’opera. La prima cosa che vorrei dirvi è che l’abbiamo trovata in pessime condizioni, molto tarlata. Attento il lavoro su questa statua lignea di cui abbiamo provveduto prima di tutto alla sua pulizia scoprendo man mano che si tratta di legno di pioppo per la maggior parte della struttura, ignoto invece il legno per una piccola parte di essa. Tanti i restauri nelle epoche passate e spesso non troppo ricercati, sono stati trovati tanti smalti colorati uno sopra l’altro, andando in fondo si è scoperto che la statua lignea aveva la veste rossa e il manto blu.
Negli anni ’60 il colore usato fu l’argento di quello che si usa per colorare le auto e non si esclude che sia stata utilizzata una bomboletta spray. Vi posso dire che la cosa strana è la scelta del materiale per una statua destinata all’aperto, ma probabilmente fu scelto il legno perché meno costoso del marmo. Sconsigliato ricollocare la statua lignea nel suo posto sulla Torre quindi si provvederà ad un’altra sistemazione. Verrà riprodotta una statua identica di un materiale più adatto ad essere esposto alle intemperie che prenderà il posto dell’originale. Grazie a tutti, buona serata”. Al termine è stato ritagliato un po’ di spazio per le domande dei presenti.

 

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