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GMG 2017 dal Sinodo verso Panama 2019

Leggi La GMG diocesana quest’anno fa tappa a Force

Di Segreteria Pastorale Giovanile

DIOCESI – Ormai ci siamo, tra poche ore i giovani e i giovanissimi della nostra diocesi, saliranno a Force insieme con il vescovo Carlo con i loro sacerdoti ed educatori, per ripetere, ascoltare e gridare con Maria: “Grandi cose ha fatto per me l’onnipotente…”.
In questi giorni le nostre colline sono un’esplosione di vita, di colori: è la primavera, la stagione dei giovani così come papa Francesco l’ha definita sabato scorso a Roma “La Chiesa ha bisogno di più primavera ancora, e la primavera è la stagione dei giovani”.
Questa GMG diocesana inizia il lungo cammino verso Panama 2019 e insieme apre il tempo del Sinodo dei Giovani anche nella nostra diocesi.
Il mandato che il vescovo Carlo consegnerà ai ragazzi, il “Segnapasso” sarà d’impegno per tutta la nostra Chiesa verso i ragazzi.
L’impegno di custodire un dono che papa Francesco ha messo nelle mani dei nostri giovani: “Un Sinodo dal quale nessun giovane deve sentirsi escluso! “Ma… facciamo il Sinodo per i giovani cattolici… per i giovani che appartengono alle associazioni cattoliche, così è più forte…”. No!
Il Sinodo è il Sinodo per e di tutti i giovani! I giovani sono i protagonisti. “Ma anche i giovani che si sentono agnostici?”. Sì! “Anche i giovani che hanno la fede tiepida?”. Sì! “Anche i giovani che si sono allontanati dalla Chiesa?”. Sì! “Anche i giovani che – non so se c’è qualcuno… forse ci sarà qualcuno – i giovani che si sentono atei?”. Sì! Questo è il Sinodo dei giovani, e noi tutti vogliamo ascoltarci.
Ogni giovane ha qualcosa da dire agli altri, ha qualcosa da dire agli adulti, ha qualcosa da dire ai preti, alle suore, ai vescovi e al Papa. Tutti abbiamo bisogno di ascoltare voi!”

Un tempo di ascolto, di vicinanza verso ogni giovane della nostra diocesi ovunque si trovi, un tempo tanto simile a quello che amava ripetere S. Giovanni Bosco: “basta che siate giovani perché io vi ami assai”.
Panama, il Sinodo, le nostre storie con quella di Cristo, l’esempio di Maria, la gratitudine che completa la domanda radicale del “Chi sono io” con il “Per chi sono io”, questa sera, alle 20.30 a Force vogliamo viverlo, sapendo che non siamo soli e che ogni nuovo inizio porta sempre con se un rischio, ma come diceva sempre Papa Francesco nella Veglia di Sabato scorso a S. Maria Maggiore “se un giovane non rischia, è invecchiato. E noi dobbiamo rischiare.

 

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