MONTEPRANDONE – Una location d’eccezione ha fatto da cornice all’appuntamento quaresimale della Cucina dello Spirito, manifestazione enogastronomica di elevato valore culturale promossa da Ermetina Mira dell’Hotel S.Giacomo supportata dal prof. Tommaso Luchetti storico della gastronomia.
La serata dal titolo “ La Cucina Quaresimale in convento” in programma sabato scorso si è svolta infatti nel convento di S.Maria delle Grazie di Monteprandone.
Un’atmosfera magica, surreale che ha proiettato i commensali in un refettorio ideale.
È stato come da previsioni un viaggio nella cultura e nei sapori della cucina monastica, con il prof. Luchetti che minuziosamente spiegava portate ed ingredienti che hanno caratterizzato il ricco menù proposto.
Ecco allora gli antipasti che comprendevano Crostini di cavolo nero da una ricetta tradizionale del santuario della Verna Arezzo, Polenta di magro, ricetta tradizionale delle domenicane di Santa Caterina a Ripatransone-Ascoli, Baccalà del convento tratta da una ricetta tradizionale dei cappuccini di Verona.
Spazio poi alle prime entrate con piatti semplici ma allo stesso tempo fonte di energia, vitamine e sali minerali: Acqua cieca ( antica ricetta del monastero di Santa Caterina a Castel Ritardi Perugia), Pastasciutta alla Paolina (ricetta originaria dei frati di San Francesco di Paola ,Cosenza), Risotto con la verza ( da manuale di “Cucina popolare marchigiana “ 1932) ed i secondi con Sarde dorate ( ricetta tradizionale dei benedettini di Casamari ,Verona), e Cipolle al forno (ricetta delle clarisse del monastero di Santa Chiara a Gattaglie Taranto) che non mancavano mai nei monasteri.
A conclusione i dolci che hanno destato curiosità vista la loro fattura: Frittelle maceratesi (antica ricetta delle Benedettine di Santa Maria del Monte a Bevagna Perugia ),Croccantini ( monastero delle domenicane di Santa Maria del Piede a Gravina di Puglia Bari), Paste “maceratesi”(monastero delle concessionarie regolari di S. Caterina a Caldarola Macerata).