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Monteprandone, la processione del Cristo Morto nel segno della tradizione

MONTEPRANDONE – Il giorno del venerdì Santo, a Monteprandone, si è rinnovato il tradizionale appuntamento con la storica processione del Cristo Morto.

Ogni anno, esso ha sempre un fascino particolare richiamando migliaia di fedeli che rimangono colpiti dal clima di devozione che si respira ed estasiati dalla prestigiosa bara lignea, orgoglio di tutta la comunità monteprandonese, opera d’arte di grande rilievo e realismo, commissionata dalla Confraternita della Pietà nel 1847 e realizzata dall’artista Emidio Paci.

Più di 300 le persone del paese coinvolte in vari ruoli, poiché se la bara è il centro di tutta la processione non vanno dimenticate le altre componenti:la Croce ed i simboli della passione, le 7 parole dette da Gesù e ricamate su gonfaloni rossi, le vergini vestite di bianco rappresentate dalle bambine della parrocchia, le pie donne vestite di nero, le ragazze con le 7 spade, la banda musicale composta in gran parte dai ragazzi dell’ISC di Monteprandone, le autorità religiose e civili partire dai Carabinieri in alta uniforme, la statua di San Giovanni e quella della Madonna addolorata portate in spalla da vari portatori.

Come di consueto, la processione è partita dalla Chiesa S.Niccolò di Bari, per poi percorrere le vie del paese e rientrare in chiesa.

Durante il percorso il parroco Don Gianluca Pelliccioni, padre Lorenzo Turci e padre Marco Buccolini hanno aiutato i tantissimi fedeli a vivere appieno questo importante momento di riflessione.

Al termine Don Gianluca ha ringraziato tutti i presenti e tutti coloro che a vario titolo contribuiscono a mantenere viva la tradizione ricordando che tale ricorrenza non fa altro che rafforzare il senso di comunità. (Paola Travaglini)

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