Monia Ionni

MONTALTO DELLE MARCHE – Il  martedì dell’Ottava di Pasqua, come ormai vuole la consuetudine, il piccolo borgo di Patrignone, frazione di Montalto delle Marche, si è animato in un clima di festa per rievocare la famosa scoccetta. Grandi e piccini, muniti di interi cartoni di uova sode dipinte, si sono sfidati in gruppi di dieci o più intrattenendosi per l’intero pomeriggio, nonostante le avverse condizioni meteorologiche. A colpi di uova i più esperti e ormai veterani della scoccetta hanno dato prova di grande maestria riproponendo, in un piovoso pomeriggio di aprile, la buona e vecchia atmosfera di paese. “Proprio come quando ero bambino e mio padre mi portava con sé per insegnarmi a fare a scoccetta”, le parole di un patrignonese doc, che ha a cuore la sopravvivenza di una tradizione che ha radici lontane.

L’appuntamento è per il prossimo anno, con il desiderio di tramandare anche ai più giovani una consuetudine che rimane viva nei cuori dei patrignonesi e di quanti hanno imparato a conoscere la scoccetta.

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