“Ho colto un bisogno enorme da parte della realtà degli educatori e dei religiosi, non solo di fare qualche piccola iniziativa condivisa, ma di avere un pensiero su una strada comune da intraprendere”. A dirlo è stato ieri mons. Nico Dal Molin, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale delle vocazioni della Cei, nel Seminario regionale di Molfetta (Bari) durante l’incontro con i direttori degli uffici diocesani di Puglia, i formatori degli istituti religiosi e i rettori dei seminari minori regionali. Un altro appuntamento preparatorio alla Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni che sarà celebrata a Molfetta domenica 7 maggio. “Per me questo è qualcosa di assolutamente nuovo – ha aggiunto – perché riusciamo anche a mettere insieme le forze per organizzare qualche evento, ma in realtà non siamo mai riusciti a pensare a un cammino verso il quale muoversi insieme”. Un lavoro fatto a partire dai giovani: “Ci sono belle esperienze che nascono dalla base, come quella di entrare nelle scuole e testimoniare le proprie esperienze da parte dei religiosi, che sono degli ambiti nei quali dobbiamo avere il coraggio di osare. Noi ogni tanto abbiamo dei pregiudizi nei confronti dei giovani, perché abbiamo il timore che non ci accolgano, che abbiano un loro modo di vedere, che siano distratti. Invece è un mondo che è assolutamente recettivo. Dobbiamo riuscire a proporci per quello che siamo, senza andare da loro con dei ruoli predefiniti ma per ascoltare”.
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