L come lavoro, il grande tema dei nostri giorni, terreno sul quale si giocano le vite delle persone concrete e le scelte politiche e sociali. Abbiamo appena festeggiato il Primo Maggio, festa dedicata al lavoro, memoria liturgica di San Giuseppe Lavoratore, e il lavoro è stato protagonista di vari eventi.
Notizia della scorsa settimana: nel report dell’Osservatorio Statistico dei consulenti del lavoro vede nella classifica sulle retribuzioni Ascoli Piceno come fanalino di coda, non un bel dato. Un dato che va analizzato ma che richiama ancora una volta a una necessaria riflessione sul lavoro e sul lavoro dignitoso. I dati Istat di questa settimana, ancora, indicano un aumento del tasso di disoccupazione fra gli ultra cinquantenni, .
L’invito costante di papa Francesco al lavoro che è dignità e il richiamo all’attenzione dei poveri, scarti delle diseguaglianze sociali, indica in questo scenario un cammino concreto per i credenti. La Chiesa vivrà a ottobre la tradizionale settimana sociale dei Cattolici proprio sul tema del lavoro. A raccogliere queste indicazioni c’è il Mlac: “In questo contesto si pongono sempre nuove sfide da affrontare per capire il mondo che viviamo e, in particolare nel mondo del lavoro. Dobbiamo recuperare orizzonti etici di riferimento e costruire il nostro impegno per una società di giustizia e pace” spiegano i lavoratori di Azione Cattolica al servizio della Chiesa e di questo paese.
Sfide che possono essere affrontate a partire dall’incontro con Cristo, nell’Eucaristia e nella preghiera. In questa direzione la veglia proposta dai lavoratori di Azione Cattolica della nostra diocesi alla vigilia della festa di S. Giuseppe lavoratore del Primo Maggio: “Il Lavoro dignitoso”, vissuta in un luogo di lavoro: il Centro Agroalimentare. Un momento di preghiera per trasformare l’esperienza del lavoro, delle fatiche o buone prassi, in impegno sociale per un mondo più giusto e dignitoso.
Un cammino che raccoglie le parole di papa Francesco all’Ac “Non stancatevi di percorrere le