VATICANO – Il Popolo di Dio è sempre in cammino per approfondire la fede. Lo ha sottolineato Papa Francesco nell’omelia alla Messa mattutina a Casa Santa Marta, come riferisce “Radio Vaticana”. “La salvezza di Dio – ha detto il Papa – è in cammino verso la pienezza dei tempi”, un “cammino con santi e peccatori”. Il Signore “guida il suo popolo, con momenti buoni e momenti brutti, con libertà e schiavitù; ma guida il popolo verso la pienezza”. E anche la Chiesa, ha ribadito, “va avanti, così, con tanti santi e tanti peccatori; fra grazia e peccato, la Chiesa va avanti”. Questo cammino, ha affermato Bergoglio, è “per capire, per approfondire la persona di Gesù, per approfondire la fede” e anche per “capire la morale, i Comandamenti”. E una cosa che “un tempo sembrava normale, che non era peccato, oggi è peccato mortale”. Il Papa ha portato l’esempio della schiavitù, come pure quello delle “guerre di religione”.
“Il popolo di Dio –ha ripreso – è in cammino. Sempre. Quando il popolo di Dio si ferma, diventa prigioniero in una stalla, come un asinello, lì: non capisce, non va avanti, non approfondisce la fede, l’amore, non purifica l’anima”. “Ognuno di noi – ha aggiunto – è in cammino verso la pienezza del proprio tempo. Ognuno di noi arriverà al momento del tempo pieno e la vita finirà e dovrà trovare il Signore. E questo è il momento nostro. Personale”. “Gesù – ha annotato – ha inviato lo Spirito Santo perché noi possiamo andare in cammino” ed è proprio “lo Spirito che ci spinge a camminare: questa è la grande opera di misericordia di Dio”. Bisogna quindi domandarsi – si è interrogato il Papa – se crediamo che “la promessa di Dio era in cammino” e che ancora oggi la Chiesa “è in cammino”. E anche chiedersi quando ci confessiamo, se oltre alla vergogna per i nostri peccati, comprendiamo che “quel passo che io faccio è un passo nel cammino verso la pienezza dei tempi”.