di Silvio Giampieri
Un’altra bella pagina è stata scritta circa l’incontro tra la realtà della casa circondariale di Montacuto di Ancona ed il Pontificio Seminario Regionale Marchigiano.
Dopo la condivisione della Celebrazione Eucaristica avvenuta nella seconda Domenica di Quaresima in carcere, Mercoledì 3 Maggio è stato possibile ripetere un’esperienza di fraternità tra seminaristi e detenuti.
In questa seconda occasione la modalità è stata quella di un “incontro-scontro” cioè di una piccola partita di Calcio presso il campetto del penitenziario. Come hanno spiegato le guardie carcerarie, si tratta di uno dei pochi sport che possano praticare gli ospiti e purtroppo la frequenza di partecipazione ne risulta variabile non solo per le esigenze climatiche, ma anche in base all’affollamento della struttura.
Il match si è svolto in un clima di amicizia e concluso con un pareggio, passando pertanto ai rigori che hanno attribuito ai detenuti la vittoria finale, nell’esultanza dei compagni che assistevano anche da alcune finestre delle loro celle. Al termine della partita è stato poi offerto uno spuntino grazie all’impegno della locale Caritas, che è stato anche l’occasione per un dialogo tra i partecipanti.
I detenuti si sono detti contenti perché hanno trascorso parte del loro tempo non rendendosi quasi conto di essere nel penitenziario, concentrati com’erano sullo sport. Ci si è poi confrontati sul modo di vivere in carcere ed anche sui ritmi di vita del seminario e su quello che comporta la scelta di una vita al servizio del prossimo.
Lo sport è stato sicuramente un veicolo di libertà e la vicinanza del Seminario, una piccola e semplice testimonianza della doverosa prossimità che il Vangelo vuole insegnare a ciascun cristiano.