A che gioco giochi? È il titolo della serata di giovedì 25 maggio, alle 21.30, presso la parrocchia Ss. Annunziata intorno al tema del gioco d’azzardo e le implicazioni sociali, economiche. A confrontarsi sul tema Edio Costantini presidente della fondazione antiusura mons. Traini della diocesi di San Benedetto, rappresentanti del coordinamento provinciale di Libera e si parlerà anche del movimento Slotmob.
L’iniziativa promossa dall’Azione Cattolica parrocchiale s’inserisce nella settimana dedicata alla festa della comunità della Ss. Annunziata, dopo la recita del rosario delle 21.00, ogni sera c’è una proposta di incontro.
Un tema di forte attualità, il Consiglio regionale delle Marche ha approvato una legge contro gioco d’azzardo patologico a gennaio e attualmente è in discussione una proposta del governo sul riordino del settore dell’azzardo. Anche la recente giornata della memoria delle vittime di mafia celebrata con Libera il 21 marzo a Grottammare ha acceso un focus sul tema. Il fenomeno presenta numeri notevoli, in termini di giro d’affari e di persone coinvolte, che spingono a una seria riflessione etica e a una responsabilità civile da parte di tutti.
C’è un grande lavoro di impegno e di educazione portato avanti da tante realtà. Come la Campagna nazionale “Mettiamoci in gioco” contro i rischi del gioco d’azzardo è nata del 2012, raccoglie numerose associazioni come Libera, l’Azione Cattolica, Acli, sindacati e molte altre. L’obiettivo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulle reali caratteristiche del gioco d’azzardo nel nostro paese e sulle sue conseguenze sociali, sanitarie ed economiche.
Una realtà quella del gioco d’azzardo legalizzato in espansione del nostro paese che si nutre della debolezza di tanti determinata dalla crisi e da una visione economica basata sul mero profitto. Anche l’impegno dell’AC della parrocchia è quella di un impegno al consumo critico, mostrando la forza dell’azione di cittadini che fanno scelte consapevoli e etiche per il Bene Comune.
Una serata quindi per riflettere sui costi sociali e sanitari, sui legami e gli interessi in gioco in questo business.