ZENIT/ di Paul De Maeyer
Papa Francesco ha ricevuto ieri, lunedì 22 maggio 2017, il presidente della Repubblica d’Irlanda, Michael D. Higgins, in udienza in Vaticano. Dopo l’udienza privata con il Pontefice, durata circa un quarto d’ora, il politico e poeta settantaseienne ha incontrato il cardinale di Stato, Pietro Parolin, che era accompagnato dal segretario per i Rapporti con gli Stati, mons. Paul Richard Gallagher.
Durante i “cordiali” colloqui sono stati evocati “i costruttivi rapporti” tra la Santa Sede e la Repubblica d’Irlanda, spiega un comunicato stampa vaticano. Sono state affrontate inoltre “alcune tematiche di comune interesse, quali la salvaguardia dei diritti dell’uomo e della sua dignità in ogni stadio e condizione di vita, la questione migratoria e l’accoglienza dei rifugiati, la tutela dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile”, prosegue la nota vaticana.
“Una speciale attenzione è stata rivolta ai giovani e alle famiglie”, rivela inoltre il comunicato. La capitale irlandese ospiterà nell’agosto 2018 il IX Incontro Mondiale delle Famiglie.
“E’ stata poi rilevata l’importanza dei criteri etici nell’affrontare le sfide che la globalizzazione comporta, soprattutto a livello economico”, si legge nella nota della Sala Stampa, che per concludere menziona “uno scambio di vedute circa le prospettive future del progetto europeo”.
Al momento dei doni, il presidente Higgins ha offerto al Papa una “climate bell”, ossia una campana realizzata da un artista irlandese, la quale simboleggia la chiamata per la protezione della terra. Da parte sua, il Pontefice ha regalato al Capo di Stato irlandese un medaglione e una copia della sua enciclica “Laudato Si’ ” e delle sue esortazioni apostoliche “Evangelii Gaudium” e “Amoris Laetitia”.
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