ZENIT / di Paul De Maeyer
Papa Francesco ha ricevuto nella mattinata di lunedì 29 maggio 2017 in udienza in Vaticano il primo ministro del Canada, Justin Trudeau. Il giovane politico, nato il 25 dicembre del 1971, era accompagnato da sua moglie Sophie Gregoire.
Dopo l’udienza con il Pontefice — così riferisce il consueto comunicato della Sala Stampa vaticana –, il premier canadese ha incontrato anche il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin e il Segretario per i Rapporti con gli Stati, monsignor Paul Richard Gallagher.
Nel corso dei “cordiali” colloqui — prosegue la nota vaticana — sono state rilevate le “buone relazioni bilaterali” tra Roma ed Ottawa e il “contributo della Chiesa cattolica” nella vita sociale del Paese nordamericano.
Successivamente sono stati discussi altri temi, quali l’integrazione e la riconciliazione, inoltre la libertà religiosa e le attuali problematiche etiche.
Infine, ci si è soffermati su alcune questioni di carattere internazionale, con speciale attenzione al Medio Oriente e alle aree di conflitto.
Justin Trudeau, molto popolare in Canada (e non solo), ha partecipato a Bruxelles al Vertice della NATO e a Taormina all’incontro dei Paesi del G7.
Assieme a sua moglie, il premier ha visitato, domenica 28 maggio, la “zona rossa” di Amatrice, la cittadina simbolo del terremoto del 24 agosto 2016. Accolto tra gli altri dal sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, e dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il premier ha reso omaggio alle vittime e si è soffermato per il pranzo all’interno dell’area Food.