Terrore ieri mattina a Teheran dove kamikaze si sono fatti esplodere nel Parlamento e al mausoleo di Khomeini: almeno 12 i morti, ma il bilancio potrebbe aumentare, e 39 i feriti. Un commando ha fatto irruzione nel Parlamento dove era in corso una seduta di deputati: ha catturato alcuni ostaggi e, poco dopo, uno di loro si è fatto saltare in aria all’interno dell’edificio. L’attacco si è concluso dopo oltre quattro ore, con un blitz delle forze dell’ordine e l’uccisione di quattro terroristi. Quasi in contemporanea, un altro attacco è avvenuto nel mausoleo dell’Imam Khomeini, a sud della capitale, dove un gruppo armato ha sparato tra la folla dei pellegrini e uno di loro si è fatto esplodere al momento dell’irruzione. Secondo Al Arabiya, l’Isis ha già rivendicato il duplice attacco. Un’esplosione è stata poi udita alla metropolitana del mausoleo di Khomeini: lo scrive l’agenzia di stampa iraniana Fars. La metropolitana si trova a due passi dal mausoleo ed alcuni media ipotizzano si tratti di un terzo attacco.
“Credo sia troppo presto per esprimere valutazioni perché siamo in attesa delle dichiarazioni delle autorità che devono valutare quanto sta ancora accadendo. I dati sono ancora incerti. C’è molto nervosismo, 39 feriti negli ospedali e – per ora – 12 morti” dice una nostra fonte da Teheran, che abbiamo raggiunto telefonicamente. “Andando in giro – racconta l’interlocutore – abbiamo visto polizia, vigili del fuoco, ambulanze. Il mausoleo di Khomeini è fuori città, a diversi chilometri fuori verso l’aeroporto, mentre il Parlamento è nel nord. Nel centro di Teheran, dove si trovano le ambasciate, la situazione è piuttosto tranquilla e sotto controllo”.
La nostra fonte invita alla cautela, a non dare “letture” azzardate: “Stiamo mettendo insieme vari elementi per avere una valutazione non emotiva, ma sui fatti”. Tra questi elementi “la rivendicazione da parte dell’Isis e la dichiarazione di ieri del ministero degli Affari esteri dell’Arabia saudita che dice che l’Iran deve essere punito per il supporto che dà al terrorismo… e guarda caso oggi è successo qualcosa”. “Bisogna capire ad esempio – prosegue – se gli attentati di oggi potrebbero avere a che fare con l’avvicinamento del Qatar all’Iran, con l’inasprimento delle relazioni tra Iran e Arabia saudita, con il coinvolgimento dell’Iran in Siria, con l’emulazione di quello che è successo in Europa e quindi con la volontà di colpire adesso anche questa potenza mediorientale che è l’Iran”. “Domani – aggiunge – avremo più elementi, soprattutto una volta che il ministero degli Esteri avrà dato una risposta ufficiale, credo anche la Guida suprema. Credo tuttavia si guardi verso l’Arabia saudita”. Un’ipotesi di lettura, ribadisce a conclusione, “potrebbe essere l’avvicinamento del Qatar all’Iran, a questa parte dello sciismo, si parla anche di guerra dell’Isis sunnita contro l’Islam sciita”.