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Le prime Confessioni dei bambini montaltesi in un clima di preghiera e di festa

Di lauretanum

MONTALTO DELLE MARCHE – Far accostare i bambini al mistero grande del Perdono, che Dio accorda ai nostri peccati, è un compito molto delicato eppure indispensabile per una Comunità cristiana e per ogni Parroco, che vive sul finire dell’Anno pastorale l’Iniziazione cristiana dei piccoli membri della sua Famiglia parrocchiale.

È con questo spirito e con questa solerzia che Domenica 4 giugno u. s., mentre andava chiudendosi il giorno della Pentecoste, Solennità del Dono dello Spirito Santo, a conclusione della sacra cinquantina pasquale, quindici bambini della terza elementare, appartenenti alle Parrocchie del capoluogo, di Patrignone e di Porchia, hanno celebrato per la prima volta il Sacramento della Penitenza, confessando i loro peccati al Parroco don Lorenzo Bruni, accompagnati dai Genitori, fratellini e sorelline, alcuni nonni, nella splendida cornice della Basilica Concattedrale di Montalto, addobbata a festa, tra luci, fiori, lampade e candele accese, quasi un piccolo Cenacolo dove invocare copiosa l’effusione dello Spirito divino. In effetti la Celebrazione ha mosso i suoi primi passi con il segno della Croce e l’aspersione dell’acqua benedetta, memoria di quel santo Battesimo, che circa otto anni prima aveva segnato per sempre la vita di quei bambini, rendendoli abitazione di Dio, dimora della Trinità, tempio dello Spirito. È seguito poi l’ascolto attento delle sacre Scritture, quelle proposte a tutta la Chiesa in questo giorno santo; sono stati gli stessi Genitori a proclamarle, rendendosi davvero per i figli lì presenti “i primi testimoni della Fede, con la Parola e con l’esempio” (cfr. il Rito del Battesimo). Quindi la rinnovazione delle promesse battesimali, con in mano una candela accesa, ricevuta da un Genitore, che la riceveva a sua volta dalle mani del Parroco, dopo che questi l’avesse accesa alla fiamma del Cero pasquale. Poi il momento tanto atteso: la Confessione individuale… con la trepidazione tipica di quegli istanti, ai piedi di Gesù Crocifisso, inginocchiati con la piccola pergamena in mano, su cui ognuno aveva appuntato i propri peccati. Peccati che poi, strappati dal Confessore, sono stati bruciati in un braciere, dopo aver concluso la Celebrazione nel ringraziamento per il Perdono ricevuto, pregando il Padre nostro e ricevendo la solenne Benedizione propria di questo giorno. Ovviamente non poteva mancare un momento di convivialità, predisposto e consumato fraternamente dalle Famiglie presso i locali della Casa parrocchiale, attigua alla Basilica sistina, proprio in quegli ambienti recuperati dopo il sisma dei mesi passati per la Catechesi domenicale e settimanale, dopo che si sono resi insicuri i consueti spazi del Seminario vescovile, che auspichiamo possa presto tornare a spalancare il suo portone.