Martedì 6 giugno, all’interno della struttura dei Padri Scalabriniani di Loreto, si è tenuta la consueta riunione della Commissione Missionaria Regionale. Sotto la presidenza di S.E. mons. Giovanni D’Ercole, vescovo di Ascoli Piceno, coadiuvato dal segretario regionale don Nicola Spinozzi, responsabile dell’Ufficio di Missio Diocesana di S. Benedetto-Ripatransone-Montalto, sono stati sviscerati tutti i punti all’ordine del giorno. Un gradito ospite è intervenuto alla riunione: il calabrese Giovanni Rocca, il nuovo segretario nazionale di Missio Giovani.
La prima questione riguardava le proposte di attività per coinvolgere maggiormente i giovani nell’animazione missionaria. Nella diocesi di Fano già da diversi anni viene organizzato un campo estivo missionario per i ragazzi. Il campo è itinerante, e ogni giorno tocca una parrocchia diversa. L’attività è svolta congiuntamente alla pastorale giovanile e a quella vocazionale. Un’esperienza simile è già stata proposta con successo una volta anche a livello regionale, in concomitanza della GMG di Rio de Janeiro. I Padri Saveriani di Ancona propongono invece un campo estivo per i giovani che comprende visite a persone in difficoltà e momenti di formazione; una seconda proposta è un campo in Spagna, ospiti dei Saveriani di Pamplona; un terzo campo sarà organizzato a Siracusa e finalizzato all’aiuto dei profughi. Dalla diocesi di Macerata giunge la proposta di un’esperienza coi frati minori del Verbo Incarnato che, dopo un congruo percorso di formazione, prevede un periodo di animazione missionaria di tre settimane in Africa (Togo); al ritorno sono programmate diverse attività per mettere a frutto tale esperienza.
Il segretario nazionale di Missio Giovani Rocca ha riportato il modello di funzionamento della propria organizzazione: ogni diocesi nomina due referenti che sono in contatto con la segreteria nazionale di Missio Giovani (la quale offre per costoro un percorso di formazione specifico). Dal punto di vista pratico, un buon modo di operare coi ragazzi è quello, per esempio, di non costringerli a distaccarsi dagli smartphone e da internet. Anziché demonizzare il mezzo social-tecnologico bisogna cercare di entrarci dentro: è già stata prodotta una card che serve a mettersi in contatto con il sito di Missio Giovani e stimolare la condivisione. Un’altra proposta che sarà presentata al prossimo festival della missione a Brescia, è quella di utilizzare i luoghi fisici di ritrovo giovanile per proporre la testimonianza missionaria, magari coinvolgendo e inviando il loco coloro che sono appena rientrati da esperienze di missione.
Anche il secondo ordine del giorno, riguardante la gestione del sito internet della Commissione Regionale Missionaria (http://missiomarche.it/), ha avuto come argomento centrale il mondo giovanile. Infatti, per quanto riguarda la gestione dei contenuti on-line del sito e la loro divulgazione sui social-network, per poter essere efficienti ed efficaci in questo tipo di attività bisogna necessariamente coinvolgere i giovani, perché la gran parte dei membri della commissione (per età, gap di competenze, impegni e reali possibilità) non è del tutto in grado di gestire la parte informatica. Tuttavia questo è uno strumento da potenziare assolutamente, perché bisogna entrare nella vita reale del mondo di oggi, anche se talvolta non lo capiamo o non ne condividiamo le scelte. Ogni diocesi dovrebbe impegnarsi nel reperire giovani o giovanissimi operatori, che poi la commissione si impegnerà a formare.
Infine si sono limati gli ultimi dettagli del viaggio missionario che alcuni membri della commissione, guidati da S.E. mons. D’Ercole, compiranno questa estate in Albania. Un tale viaggio sarà ripetuto anche nei prossimi anni, toccando via via tutti gli altri continenti.