La liturgia di questa domenica ci svela il vero volto di Dio. San Paolo, nella seconda lettera ai Corinzi, ci parla di un «Dio dell’amore e della pace». Addirittura, è Dio stesso che, come leggiamo nella prima lettura tratta dal libro dell’Esodo, si rivela a Mosè come «il Signore, il Signore, Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e fedeltà».
L’amore, la misericordia, la fedeltà di un Dio che è Padre e che, come dice Gesù a Nicodemo, «ha tanto amato il mondo da dare il Figlio, perché chiunque crede in Lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna».
L’amore, la misericordia, la fedeltà di un Dio che è Figlio e che non è venuto «nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui».
L’amore, la misericordia, la fedeltà di un Dio che è Spirito Santo, e che manda il suo Spirito come risposta all’invocazione di Mosè per il suo popolo, «…che il Signore cammini in mezzo a noi…», una invocazione che facciamo nostra, perché proprio questo Dio sia con noi, ogni giorno…ci accompagni, ogni giorno…ci custodisca, ogni giorno.
La Trinità, che oggi noi festeggiamo, è questa esperienza, l’esperienza di un amore vissuto e donato, di una relazione vissuta e testimoniata.
Un amore che non è teoria, non è solo un concetto di teologia…un mistero, quello della Trinità che non è una definizione più o meno giusta o più o meno balbettata a memoria che cambia poco o nulla nella e alla nostra vita.
La Trinità è questa esperienza di relazione: un Dio Padre, profondamente Amore e profondamente relazione, un Dio Figlio che ci ha manifestato questo Amore e questo desiderio di relazione, un Dio Spirito che ci permette di viverlo, sperimentarlo e attuarlo, che ci permette, attraverso quella voce interiore che sempre ci accompagna e ci parla, di aderire all’invito di Paolo, «siate gioiosi, tendete alla perfezione, fatevi coraggio a vicenda, abbiate gli stessi sentimenti, vivete in pace…».
L’augurio che sempre Paolo, alla fine della sua lettera, rivolge al popolo di Corinto, sia realtà tangibile e concreta nel nostro quotidiano, affinché possiamo diventare, anche noi, dispensatori di quell’Amore che Dio non ha mai fatto mancare e continua a non far mancare a ciascuno: «La grazia del Signore Gesù Cristo, l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi».